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2020 10 APR

FAQ: Domande & risposte. COVID-19

Questo mese parliamo del COVID-19!

1. D: Cosa si intende per COVID-19?

R: È una  sigla dove “CO” sta per “Corona”, “VI” sta per “virus” e “D” per “disease” (malattia); “19” è l’anno in cui si è manifestata l’infezione. Nel complesso indica appunto la malattia causata dal Coronavirus. Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2), ma il termine COVID-19 è quello più utilizzato.

2. D: Che tipo di malattia è?

R: Si tratta di un’infezione delle vie respiratorie che può manifestarsi con i classici sintomi influenzali (febbre, naso che cola, tosse), ma che in alcuni casi (soprattutto, ma non solo, persone anziane, con malattie preesistenti o pazienti immunodepressi) può aggravarsi fino a diventare polmonite e necessitare il ricovero, anche in terapia intensiva. Si sono registrate anche molte morti.

3. D: Come si trasmette?

R: Il Coronavirus è un virus respiratorio, che si trasmette per via aerea attraverso le cosiddette goccioline di Flugge, minuscole gocce di secrezioni respiratorie che emettiamo quando respiriamo, parliamo, starnutiamo, eccetera. Anche il contatto è una fonte di contagio e le mani sono le prime responsabili.

4. D: Come si può contrastare?

R: L’azione più importante è la prevenzione. È necessario limitare i contatti con le altre persone, tenendo una distanza di almeno 1 metro e non uscendo di casa se non è strettamente indispensabile. È utile anche indossare mascherine chirurgiche protettive che coprano naso e bocca e lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Queste indicazioni, che possono sembrare semplici per gli adulti, sono a volte di difficile comprensione e attuazione per i bambini. Per proteggere i bimbi e secondariamente le persone con cui vengono a contatto è fondamentale non farli uscire di casa. Tutte le limitazioni necessarie alla prevenzione della diffusione cambiano rapidamente e vengono comunicate dal Presidente del Consiglio dei Ministri con specifici decreti (DPCM).

5. D: Se ho sintomi influenzali in questo periodo, è sicuramente il COVID-19? Come mi devo comportare?

R: Avere febbre e sintomi respiratori non vuol dire essere affetti da COVID-19! Ci sono tantissimi altri virus o batteri che possono causare questi sintomi! Nel sospetto, però, è necessario sottoporsi ad un esame, un tampone rino-faringeo (un grosso cotton-fioc che viene strofinato nel naso e nella gola), per verificare se è presente il virus del COVID-19. Tutti le persone con tampone positivo non devono uscire per almeno 14 giorni o comunque fino a quando non saranno negativi i due  tamponi di controllo.

In presenza di sintomi influenzali, è comunque opportuno non uscire di casa né andare direttamente in ospedale o dal proprio medico/pediatra, ma chiamare i numeri di emergenza regionali o di emergenza sanitaria e seguire le indicazioni fornite. Il pediatra di fiducia potrà visitare il bambino ammalato a domicilio o nel proprio studio dopo aver concordato un orario, in modo che in sala d’attesa non sia presente nessuno e lui stesso possa provvedere a proteggersi con i dispositivi di protezione individuali (DPI, come le mascherine, i guanti e le tute).

Per maggiori informazioni, consultare il sito del Ministero della Salute

http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Articolo a cura di Maria Furno