Telemedicina ai tempi del COVID-19

Il COVID-19 si è dimostrato essere più virulento rispetto alle precedenti due epidemie di sindrome respiratoria acuta associate a coronavirus verificatesi nelle ultime due decadi. In particolare, una significativa parte dei casi in Cina è stata correlata a trasmissione intra-ospedaliera. In questo contesto, dunque, la telemedicina potrebbe essere molto utile permettendo di trattare i pazienti con sintomatologia lieve-moderata direttamente a domicilio, non sottoponendoli ad aumentato rischio di esposizione ad altri pazienti. Si potrebbe utilizzare per effettuare un triage di pazienti sospetti COVID-19 mediante videochiamata, in modo da eseguire oltre all'anamnesi, un'osservazione diretta del paziente e di eventuali segni precoci di distress respiratorio. Questo comporterebbe anche una minore esposizione del personale sanitario a persone infette, soprattutto per i più anziani e per i soggetti con comorbidità. Inoltre, la telemedicina potrebbe essere un aiuto anche per la gestione di quelle patologie croniche, come l'asma o le immunodeficienze, in un momento in cui è incoraggiata la distanza sociale, essendo questi pazienti più ad alto rischio di complicanze da COVID-19.
Un recente studio ha dimostrato che i pazienti sarebbero propensi ad utilizzare la telemedicina, anche se esistono ancora delle barriere. Gli operatori sanitari dovrebbero dunque cercare di superare queste barriere educando i pazienti sul fatto che la telemedicina sia un'alternativa sicura ed efficace in questo contesto, dovrebbero impostare sistemi operativi in grado di effettuare videochiamate e renderla accessibile e comprensibile a tutti. In conclusione, questa pandemia potrebbe essere l'occasione per impostare una telemedicina efficace e che possa diventare un mezzo utile anche per il futuro.

Portnoy J, Waller M, RN, BSN, MBA, Elliot T. Telemedicine in the Era of COVID-19.  J Allergy Clin Immunol Pract, 2020 Mar 24.