https://simri.it/
2020 21 APR

Nuova strategia terapeutica per l'infezione Sars-Cov-2: l'utilizzo di plasma dei pazienti guariti

Per la pandemia da COVID-19 non vi sono ancora terapie specifiche e si caratterizza per un sostanziale tasso di mortalità. È perciò fondamentale trovare nuovi trattamenti. I risultati preliminari di questo studio mostrano una efficacia della trasfusione di plasma convalescente nel trattamento di pazienti critici con COVID-19 e sindrome da distress respiratorio acuto, ma questo approccio richiede una più approfondita valutazione in studi clinici randomizzati.

Per la pandemia da nuovo coronavirus 2019 (COVID-19) non vi sono ancora terapie specifiche e si caratterizza per un sostanziale tasso di mortalità (1). È di fondamentale importanza trovare nuovi trattamenti (2). L'uso del plasma ottenuto dai pazienti guariti è stato raccomandato come trattamento empirico durante le epidemie del virus Ebola nel 2014, e nel 2015 è stato istituito un protocollo per il trattamento della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) con plasma convalescente (3). In questa serie non controllata di 5 pazienti critici con COVID-19 e sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), la somministrazione di plasma convalescente contenente anticorpi neutralizzanti ha determinato un miglioramento dello stato clinico, come indicato da una riduzione della temperatura corporea, un miglioramento del rapporto  PAO2/FiO2 e di imaging del torace (4). Inoltre, la carica virale è diminuita entro pochi giorni dal trattamento con plasma convalescente. Tuttavia, è importante sottolineare che in questo studio ci sono diversi limiti: prima di tutto, si è trattato dell’analisi di una piccola serie di casi che non includevano i controlli; in secondo luogo tutti i pazienti avevano ricevuto agenti antivirali, incluso interferone e lopinavir/ritonavir, durante e dopo il trattamento con plasma convalescente, e per questo motivo non è stato possibile determinare se il miglioramento osservato poteva essere legato a terapie diverse dal plasma convalescente; terzo, la trasfusione di plasma convalescente è stata somministrata da 10 a 22 giorni dopo il ricovero ospedaliero, quindi non è stato possibile determinare se un diverso tempo di somministrazione sarebbe stato associato a risultati differenti; quarto, non è stato valutato l’impatto di questo approccio terapeutico sul tasso di mortalità.
Infine, nonostante questi risultati preliminari abbiano mostrato una efficacia della trasfusione di plasma convalescente nel trattamento di pazienti in condizioni critiche con COVID-19 e ARDS, questo approccio richiede una ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati per confermare il suo reale beneficio clinico.

Bibliografia:
Wu Z, McGoogan JM. Characteristics of and important lessons from the coronavirus disease 2019(COVID-19) outbreak in China: summary of a report of 72314 cases from the Chinese Center for Disease Control and Prevention. JAMA. 2020. Published online February 24, 2020. doi:10.1001/ jama.2020.2648.

Lu H. Drug treatment options for the 2019-new coronavirus (2019 nCoV). Biosci Trends. 2020; 14(1):69-7.

Chen L, Xiong J, BaoL, ShiY. Convalescent plasma as a potential therapy for COVID-19. Lancet Infect Dis. 2020; S1473-3099(20)30141-9.

Articolo a cura di Marina Attanasi