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2015 10 MAR

Dividere il letto con i genitori nei primi anni di vita incide sul successivo sviluppo di asma?

Un ambiente domestico affollato pone i bambini a rischio di infezioni respiratorie.

Come noto, un ambiente domestico affollato pone i bambini a rischio di infezioni respiratorie, che possono rappresentare un trigger per le esacerbazioni dell’asma. D’altro canto, secondo l’ipotesi dell’igiene l’affollamento domestico potrebbe ridurre il rischio di sviluppare asma. Partendo da questi presupposti in un recente studio olandese è stata valutata per la prima volta l’influenza della pratica di dividere il letto con i genitori nelle prime epoche della vita sul rischio di sviluppare asma nelle epoche successive. In una coorte di 6160 bambini seguiti sin dalla gravidanza sono stati infatti valutati mediante questionari l’abitudine di dividere il letto con i genitori a 2 e 24 mesi, le manifestazioni di wheezing tra 1 e 6 anni di età e la diagnosi di asma a 6 anni.

E’ risultato che il 18,5% (n=1141) dei bambini presi in esame divideva il letto con i genitori a 2 mesi di vita, mentre il 9,8% (n=605) a 24 mesi. La prevalenza del wheezing è risultata pari a 30%, 20,8%, 13,9%, 14,3% e 9,8% a 1, 2, 3, 4 e 6 anni rispettivamente mentre la prevalenza dell’asma a 6 anni è risultata pari all’8%. I risultati dello studio rivelano che i bambini che dividono il letto con i genitori a 2 mesi di vita non hanno un aumentato rischio di wheezing nei primi 6 anni di vita o di ricevere la diagnosi di asma a 6 anni, mentre nei bambini che dividono il letto con i genitori a 24 mesi aumenta il rischio di wheezing tra i 3 e i 6 anni e quello di asma a 6 anni.

Gli Autori, tuttavia, sottolineano che sono necessari ulteriori studi per confermare questi dati, dal momento che l’aumento del rischio potrebbe essere legato ad una più immediata percezione dei sintomi da parte dei genitori che dormono con i bambini. Allo stesso tempo, l’abitudine di dividere il letto potrebbe essere più comune nelle famiglie in cui gli episodi di wheezing vengono percepiti come problematici o si caratterizzano per sintomi notturni frequenti, in cui verrebbe utilizzata, quindi, quale tecnica di monitoraggio.


FONTE: Luijk MP et al. Is parent-child bed-sharing a risk for wheezing and asthma in early childhood? Eur Respir J. 2015; 45 (3): 661-9.

 

Articolo a cura di Maria Elisa Di Cicco