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2015 11 MAR

Bambini più sani e intelligenti se lontani dallo smog

Secondo uno studio condotto in Spagna, vivere in una via molto trafficata è collegato a uno sviluppo cognitivo più lento, e causa primaria di allergie e disturbi respiratori tra gli under10.
L’inquinamento atmosferico può avere effetti negativi sullo sviluppo cognitivo e sulle funzioni polmonari dei bambini. È quanto emerso da uno studio su bambini di età compresa tra 7 e 10 anni, condotto dal Centro di ricerca in epidemiologia ambientale (Creal) di Barcellona, pubblicato su Plos Medicin. Secondo gli esperti, vivere o andare a scuola in una via molto trafficata, con l’aria satura di inquinanti, è collegato a uno sviluppo cognitivo più lento, e causa primaria di allergie e disturbi respiratori tra gli under10.
Lo studio - I ricercatori hanno misurato 3 elementi (memoria di lavoro, memoria di lavoro superiore e attenzione) 4 volte, nel corso di un periodo di 12 mesi, in 2.715 bambini della scuola primaria che frequentavano 39 istituti diversi della città catalana. Confrontando lo sviluppo di questi elementi nei bimbi che frequentano scuole in cui l’esposizione allo smog era elevato, con i coetanei di istituti in cui il livello di veleni nell’aria era ridotto, gli scienziati hanno scoperto che il progresso cognitivo registrato dai primi era inferiore rispetto a quello dei secondi.
I risultati suggeriscono, quindi, che anche lo sviluppo del cervello, come quello dei bambini può essere vulnerabile all’inquinamento atmosferico cittadino. Inoltre, l’esposizione prolungata a smog e polveri sottili favorisce l’insorgere di allergie e asma in età scolare, e peggiora notevolmente la condizione di persone già affette da disturbi respiratori anche in età adulta.
Problemi per 1 bambino su 10 - “In Italia, un bambino su dieci che vive e frequenta zone molto trafficate o dove si registrano alti livelli di smog soffre di asma, o è stato colpito da bronchite asmatica ed allergie – afferma il dott. Renato Cutrera, Presidente della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili – È un dato da non sottovalutare. Il consiglio, quindi, nei periodi di picco per le polveri sottili, è di non portare i più piccoli in zone di traffico e non utilizzare i passeggini: essendo questi ‘ad altezza automobili', infatti, espongono in misura maggiore i bambini al particolato e alle emissioni di diesel. Non solo: alcuni studi – aggiunge l’esperto – dimostrano che questi inquinanti si depositano nelle vie aree periferiche, rimanendovi per anni. Le conseguenze di ciò non sono ancora chiare, ma potrebbero influire sullo sviluppo dei più giovani''.
Inquinamento domestico - Non bisogna poi dimenticare che anche gli ambienti di casa possono essere inquinati. “È importante arieggiare gli ambienti, mantenere livelli di umidità adeguati – conclude Cutrera – Si devono poi ridurre le concentrazioni di acari della polvere: il consiglio è di pulire frequentemente gli arredi come moquette, divani, poltrone e tendaggi pesanti”.


Intervista Sky Sport al Prof. Cutrera

Articolo a cura della redazione web