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2016 15 LUG

Giovani e attitudine al fumo in Italia

I giovani che vivono con genitori che fumano in casa sono a rischio di diventare futuri fumatori

Il fumo passivo è responsabile di 600.000 morti premature nel mondo, delle quali il 31% avviene in età pediatrica. Un terzo della popolazione adulta è infatti esposta al fumo passivo e circa 700 milioni di bambini sono esposti a casa.

Dall’anno 2005 vige in Italia il divieto di fumo nei locali pubblici; tale restrizione sembra avere stimolato l’adozione di stili di vita più salubri anche nelle abitazioni private, considerato che sempre più italiani riferiscono di vivere in case dove vige il divieto di fumare (78% nel 2012 vs 69% nel 2005).

Lo studio SIDRIAT (Italian Studies on Respiratory Disturbances in Childhood and the Environment_in Tuscany) ha valutato l’evoluzione dell’attitudine al fumo nelle famiglie di 778 bambini e 985 adolescenti residenti in Toscana nell’arco di 11 anni. Nel 2002 il 69% dei bambini ed il 54% degli adolescenti riferiva di abitare in case dove nessuno fumava; a distanza di 11 anni l’80% dei bambini ed il 71% degli adolescenti riferiva l’avvenuta adozione, nel tempo, del divieto di fumare all’interno delle proprie abitazioni. E’ stato osservato un rischio doppio di diventare fumatori nei giovani che vivevano con genitori fumatori in casa rispetto a coloro che vivevano in case in cui non era consentito fumare, a prescindere dall’avere o meno genitori fumatori. Tale rischio è maggiore tra i giovani residenti in abitazioni in cui nel tempo non è stato adottato il divieto di fumare.

Vivere in case in cui abitualmente si fuma può quindi essere un fattore di rischio per l’iniziazione al fumo. Ciò sottolinea l’importanza di bandire il fumo anche all’interno delle abitazioni private al fine di prevenire o, almeno, ritardare l’abitudine al fumo attivo fra i giovani.

FONTE: Gorini G, et al. Smoke-free homes and youth smoking behavior in Italy : findings from the SIDRIAT longitudinal study. Nicotine Tob Res. 2016 Jun 9. pii: ntw149.

 

Articolo a cura di Giuliana Ferrante