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2018 31 LUG

Pertosse: una sempre nuova, ma vecchia malattia

La pertosse continua a essere diffusa in tutto il mondo soprattutto tra i neonati ed i bambini troppo piccoli per poter ricevere le dosi vaccinali previste dalla maggioranza dei calendari nazionali. La vaccinazione delle madri durante l’ultimo trimestre di gravidanza resta il maggiore obiettivo per prevenire questa importante patologia infettiva.

La pertosse, una patologia infettiva acuta delle vie respiratorie, altamente contagiosa e causata dal batterio Bordetella pertussis, si presenta in circa 30 milioni di casi nel mondo e causa più di 150.000 morti tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Nonostante la diffusione della vaccinazione in tutto il mondo, la pertosse si sta nuovamente diffondendo con epidemie cicliche ogni 2-5 anni.
In questo lavoro di Del Valle-Mendoza, viene nuovamente messa in evidenza la serietà di questa problematica; l’America Latina, in particolare il Perù nel 2017, sta rivivendo una risorgenza della pertosse. In particolare si è avuto un raddoppio dei casi di pertosse rispetto all’anno precedente e in questo studio viene mostrata la prevalenza della pertosse in bambini con meno di 5 anni che venivano ricoverati in ospedale con sintomi respiratori e sospetto per pertosse tra l’aprile del 2016 e il settembre 2017. Nonostante i sintomi di presentazione siano abbastanza aspecifici, alcune caratteristiche sono più predittive per una diagnosi di pertosse; ad esempio, dispnea e cianosi sono più frequenti nei bambini tra 1 e 3 mesi di età così come la tosse parossistica. Spesso, e soprattutto in zone con scarso accesso a laboratori dove effettuare una diagnostica molecolare con PCR, questi sintomi sono sufficienti per iniziare una terapia antibiotica con macrolidi, anche in assenza di diagnosi laboratoristica. La maggiore fonte di contatto, per i piccoli pazienti in questo studio, era la madre (nella maggioranza dei casi di pertosse anche sintomatica), seguita dal padre, fratelli ed altri familiari che hanno perso la propria immunità verso la patologia.
La B. Pertussis è ancora oggi una delle più importanti cause di infezione respiratoria nei bambini con meno di 5 anni ed in particolare in quelli con meno di 6 mesi, nei quali la diagnosi non viene spesso considerata. Alcuni calendari vaccinali nazionali nel mondo, come anche quello italiano, lasciano una finestra di vulnerabilità nei bambini con meno di 2 mesi di vita non ancora raggiunti dalla vaccinazione. Le madri restano la maggiore fonte dell’infezione, specialmente nei neonati, e questo ribadisce l’importanza dell’introduzione della vaccinazione delle donne nel terzo trimestre di gravidanza e delle dosi di richiamo negli adolescenti e negli adulti.

Bibliografia:
del Valle‑Mendoza et al. BMC Res Notes (2018) 11:318

Articolo a cura di Ambra Nicolai