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2019 24 GEN

Esposizione ai nitrati ambientali in gravidanza ed effetti sulla funzione respiratoria nel bambino

L’esposizione ai nitrati ambientali durante la vita intrauterina ha effetti avversi sulla funzione respiratoria in età scolare

I fattori di rischio ambientali possono influenzare lo sviluppo e la funzione polmonare fin dall’epoca prenatale. La loro identificazione è essenziale a porre in atto misure di prevenzione poichè un danno precoce può determinare effetti che si perpetuano nel medio e nel lungo termine.  I nitrati rappresentano uno dei principali componenti del particolato ambientale. Essi originano dalla trasformazione degli ossidi di azoto emessi in fase gassosa in seguito a processi di combustione e sono stati associati a rischi sanitari quali la restrizione di crescita fetale e l’asma in età evolutiva. In un recente studio su 191 coppie di madri e figli è stata identificata una peculiare finestra di vulnerabilità nel periodo compreso tra le 6 e le 12 settimane di gestazione, durante il quale l’esposizione materna ad aumentate concentrazioni di nitrati ambientali si associava ad una riduzione significativa dei valori spirometrici misurati in età scolare, specie nei soggetti di sesso maschile. Il danno mediato nel corso del primo trimestre dai nitrati ambientali sul polmone fetale può pertanto compromettere o comunque limitare la crescita e la funzione dell’organo con effetti evidenti in età scolare. La salute respiratoria dei bambini va quindi garantita da specifiche misure di controllo ambientale con l’obiettivo di ridurre quanto più possibile le esposizioni nocive sin dall’epoca prenatale, favorendo la crescita polmonare e riducendo così il rischio di malattie respiratorie nelle epoche successive della vita.

Fonte:
https://reader.elsevier.com/reader/sd/pii/S0013935118304547?token=7A9235CD102720EA9A540471076FBF112D698211411553575C4A68D190A5A4E465E2D0E10FABE559D3564E57BD6EA517

Articolo a cura di Giuliana Ferrante