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2018 22 SET

FAQ: Domande & risposte. Tosse.

Questo mese parliamo di… TOSSE!

D: Perché si scatena la tosse?
R: Bisogna ricordare che la tosse è un riflesso molto complesso, che determina una importante azione difensiva nei confronti delle vie aeree inferiori rimuovendo sostanze nocive e microorganismi che vengono accidentalmente inalati. Tuttavia la presenza di tosse può essere segno di una patologia, spesso infettiva e la valutazione delle caratteristiche della tosse, molto variabili può aiutare il medico a capire la causa della tosse e a stabilire la migliore cura.

D: Come mai alcuni bambini  hanno “sempre” la tosse?
R: Bisogna considerare che il riscontro di tosse nei bambini è frequente e proprio per questo anche 35-70 giorni durante l’anno caratterizzati da tosse possono essere considerati normali in età pediatrica. Inoltre bisogna distinguere episodi di tosse ricorrente da situazioni in cui la tosse perdura senza risoluzione per più di 4 settimane e pertanto richiede approfondimenti diagnostici.

D: Quali provvedimenti possono aiutare bambini soggetti più frequentemente a sviluppare la tosse?
R: E’ stato dimostrato come agenti inquinanti outdoor e indoor sono associati a una maggior frequenza di tosse. In particolare bisogna sottolineare il ruolo del fumo di sigaretta passivo, di seconda e di terza mano, per cui eventualmente  un primo provvedimento necessario da parte dei genitori è sicuramente smettere di fumare.

D: Quali indagini deve eseguire un bambino con tosse cronica?
R: La valutazione di un bambino che presenta tosse cronica, ovvero che persiste da più di 4 settimane, deve sempre tener conto di una attenta anamnesi e può trovare indicazioni importanti ai fini della diagnosi già dalla valutazione dell’esame obiettivo. Alcune caratteristiche della tosse possono poi indirizzare verso una diagnosi specifica per cui può essere utile in alcuni casi registrare il bambino mentre tossisce. Sicuramente tra gli accertamenti utili vanno consigliati la radiografia del torace e la spirometria, qualora l’età del paziente ne consenta l’esecuzione.

Articolo a cura di Michele Ghezzi