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2018 29 NOV

FAQ: Domande & risposte. Russamento ed OSAS

Questo mese parliamo di… Russamento ed OSAS!

1. D: E’ normale che mio figlio russi?
R: Talvolta i bambini russano durante i comuni raffredori e questo può essere normale. Diverso invece è il caso dei bambini che russano abitualmente: vale la pena parlarne con il proprio Pediatra perché potrebbe trattarsi della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), un disturbo che può avere effetti importanti sulla salute generale e sulla qualità della vita dei bambini.

2. D: Cosa sono le OSAS?
R: Le OSAS sono degli episodi di ostruzione delle vie aeree superiori che si verificano durante il sonno, disturbandolo. Si associano a variazioni delle quantità di ossigeno ed anidride carbonica nel sangue.

3. D: Quando devo preoccuparmi e parlare con il pediatra? E cosa comportano le OSAS?
R: Se il bambino ha uno dei seguenti sintomi: russamento perenne, pause nella respirazione durante il sonno, stanchezza di giorno acnche se ha dormito tutta la notte, problemi di rendimento a scuola. Le conseguenze delle OSAS dipendono dalla loro gravità e possono essere: riduzione della crescita, problemi dello sviluppo intellettivo, stanchezza cronica, agitazione ed iperattività.

4. D: A cosa possono essere dovute le OSAS?
R: Nella maggior parte dei casi a tonsille ed adenoidi ingrossate, ma bisogna anche pensare a cause più rare: particolari conformazioni del volto, mandibola o mascella troppo stretta, obesità, deformità scheletriche o condizioni genetiche rare.

5. D: Le OSAS si curano?
R: Ovviamente la cura dipende dalla causa che ha determinato le OSAS! Se l'apnea del sonno è dovuta al rigonfiamento delle tonsille e/o adenoidi, queste possono essere tolte chirurgicamente da parte di un otorinolaringoiatra, ma non a tutte le età.

In caso di obesità, l'esercizio fisico regolare ed il mantenimento di una dieta sana sono efficaci. Le cause scheletriche possono avere varie soluzioni a seconda dalla situazione: apparecchi ortodontici, interventi chirurgici.

Nei casi più gravi l’utilizzo di ventilazione non invasiva può migliorare/risolvere la situazione facendo inalare al bambino aria attraverso mascherine nasali o naso-bocca che si devono tenere nel sonno.

Articolo a cura di Valeria Caldarelli