La disfunzione delle corde vocali (VCD) è una patologia che viene annoverata tra le sindromi respiratorie disfunzionali e consiste in un malfunzionamento delle corde vocali. Nella VCD le corde vocali, anziché aprirsi quando si inspira ed espira, si chiudono. Quando le corde vocali sono chiuse rendono complicati l’ingresso e la fuoriuscita dell’aria dai polmoni. Nell’età pediatrica la VCD è molto più comune nelle adolescenti di sesso femminile (età media 14 anni), sebbene siano stati riscontrati anche alcuni casi in neonati e lattanti. È importante riconoscerla anche per differenziarla da altre patologie respiratorie come l’asma e per evitare di effettuare accertamenti inutili o prescrivere terapie inefficaci e/o invasive.
Le corde vocali: funzionamento e disfunzione VCD. I fattori scatenanti della VCD negli adulti e nei lattanti
Le corde vocali sono localizzate in profondità nella gola, nella zona di produzione della voce (laringe). In condizioni di normalità, quando si porta l’aria dentro (inspirazione), le corde vocali si aprono. Questo consente all’aria di attraversare la trachea e raggiungere i polmoni. Quando si porta l’aria fuori (espirazione), le corde vocali si aprono (abduzione) e lasciano uscire l’aria proveniente dai polmoni. L’espirazione permette alle corde vocali di vibrare e consente di produrre suoni per parlare. Le corde vocali si chiudono (adduzione) durante la deglutizione, la fonazione e in caso di tosse o apnea volontaria. La VCD comporta invece un’anomala chiusura delle corde vocali durante gli atti respiratori, e in particolare nella fase inspiratoria, con conseguente ostruzione del flusso d’aria, determinando così l’ostruzione laringea funzionale.
I fattori che possono provocare la VCD
Sono stati individuati molteplici fattori scatenanti sia di natura organica che non. In rari casi non è stato possibile identificarli. I fattori accertati per cui la VCD può essere indotta sono:
- esercizio fisico;
- malattia da reflusso gastroesaofageo;
- infezioni delle alte vie respiratorie;
- fumo di sigarettta;
- emozioni forti e stress;
- disturbi psicologici, depressione, sindromi da conversione;
- odori forti o vapori;
- inalazione di agenti chimici irritanti;
- inquinanti atmosferici.
Nei neonati e nei lattanti è spesso causata da alterazioni del tono muscolare e da ritardo dello sviluppo psicomotorio. Di questa patologia si riconoscono una forma spontanea e una forma da sforzo cosi come una forma puramente inspiratoria ed una forma sia inspiratoria che espiratoria (più raramente solo espiratoria).
Come riconoscere la disfunzione delle Corde Vocali. Sintomi, diagnosi, terapie
Sintomi della disfunzione delle corde vocali
La VCD si caratterizza per la comparsa improvvisa di respiro corto o difficoltà nel far entrare l’aria nei polmoni o farla fuoriuscire, dispnea ingravescente, tosse e un caratteristico stridore inspiratorio. Altre manifestazioni includono raucedine, senso di costrizione in gola, sensazione di soffocamento (in assenza in anamnesi di una storia di inalazione di corpo estraneo) e, più raramente, soprattutto in pazienti asmatici di base, respiro sibilante. Spesso la VCD è confusa con l’asma perché i sintomi e i fattori scatenanti possono essere simili. Tuttavia, i sintomi della VCD non migliorano con l’assunzione di farmaci antiasmatici. La modalità di presentazione della VCD può variare da forme lievi a quadri più gravi che richiedono l’accesso in Pronto Soccorso. Tuttavia, anche in corso di attacco grave, la saturazione dell’ossigeno presenta sempre valori nella norma (> 97% in aria ambiente). Gli attacchi di VCD sono autolimitanti e tendono alla risoluzione spontanea e solitamente non si verificano durante il sonno. All’esame obiettivo generalmente non si riscontrano rumori auscultatori, sebbene talvolta si possano apprezzare sibili respiratori (soprattutto in pazienti asmatici), mentre lo stridore può talvolta essere assente.
Diagnosi di VCD. Come capire se c’è un problema alle corde vocali
La diagnosi di VCD può essere ardua e si basa su:
- la raccolta anamnestica accurata;
- la presenza di sintomi clinici suggestivi;
- la evidenza all’esame laringoscopico eseguito in fase acuta di un’adduzione inspiratoria dei due terzi anteriori delle corde vocali (rimane ancora oggi l’esame diagnostico di elezione);
- il riscontro di reperti spirometrici compatibili con VCD.
Per visualizzare le corde vocali, un piccolo tubo flessibile a fibre ottiche (laringoscopio) viene introdotto attraverso il naso nella porzione posteriore della gola. Prima che il tubo venga inserito nel naso verrà applicata una pomata anestetica locale. L’esame si esegue su pazienti svegli e durante il test può essere richiesto di parlare per vedere se le corde vocali si muovono normalmente. In caso di VCD scatenata da sforzo fisico o da sostanze irritanti sarebbe opportuno sottoporre il paziente a dei test di provocazione in grado di provocare i sintomi. Tali test includono l’attività sportiva eseguita con cicloergometro o tapis roulant, o la somministrazione di agenti irritanti come la metacolina. Qualora si manifestassero i sintomi della VCD il paziente verrà sottoposto a spirometria o a laringoscopia. Anche la spirometria eseguita in acuto è caratteristica. La curva flusso-volume, infatti, può evidenziare una ostruzione extratoracica variabile, contraddistinta dall’appiattimento della porzione inspiratoria della curva, mentre la porzione espiratoria risulta nella norma. Non esistono, invece, reperti radiologici o laboratoristici caratteristici.
Terapia della VDC e tempi di guarigione
La gestione terapeutica della VCD è multidisciplinare e prevede in primis l’apprendimento da parte del bambino di esercizi di respirazione necessari per rilassare i muscoli della gola, consentendo così alle corde vocali di funzionare normalmente. La terapia si concentra sull’espirazione e sull’uso della respirazione diaframmatica e deve essere eseguita con regolarità. Un altro ausilio terapeutico è dato dalla psicoterapia cognitiva che consiste nel far acquisire al bambino delle tecniche di rilassamento che gli permettano di gestire e controllare la comparsa delle crisi respiratorie così come le emozioni forti e lo stress. Inoltre, una volta riconosciuta la causa scatenante la VCD, è fondamentale evitare una nuova esposizione alla stessa e, laddove possibile, avviare le terapie necessarie.
Autore: Serena Pindinelli, MD, Dirigente Medico presso l’U.O.C. di Pediatria dell’Ospedale di Gallipoli (Le)
Revisore: Giuseppe Fabio Parisi, MD, PhD. UOC Broncopneumologia Pediatrica, AOU Policlinico, Catania
Ultimo aggiornamento: 2024
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