La tosse è il sintomo che più frequentemente porta alla richiesta di un consulto medico. La tosse cronica nei bambini è definita dalla presenza di tosse quotidiana che persiste da più di 4 settimane. Ha un grande impatto non solo sulla qualità di vita del bambino, perché influenza negativamente il sonno e la prestazione scolastica, ma si ripercuote anche sul nucleo familiare, provocando ansia e preoccupazione e rappresentando una fonte di grande frustrazione per i genitori.
Cos’è la Bronchite Batterica Protratta gli Agenti Patogeni e come si Manifesta
La bronchite batterica protratta (BBP) è una patologia tipica dell’età pediatrica, definita clinicamente dalla presenza di tosse catarrale da più di 4 settimane, dalla risoluzione della tosse con la terapia antibiotica e dall’assenza di sintomi e/o segni riconducibili a un’altra causa di tosse cronica (i cosiddetti cough pointers). Questi comprendono il dolore toracico, una storia suggestiva di inalazione di un corpo estraneo, la dispnea, la dispnea da sforzo, l’emottisi, il deficit di crescita, la difficoltà nell’ alimentazione (compresi soffocamento/vomito), le anomalie cardiache o dello sviluppo neurocognitivo, le infezioni polmonari ricorrenti, le immunodeficienze, i fattori epidemiologici di rischio per la tubercolosi, i segni di distress respiratorio, il clubbing digitale, le deformità della parete toracica, i rantoli all’auscultazione toracica, le alterazioni radiografiche del torace e le anomalie della funzionalità polmonare. La causa è la colonizzazione e la permanenza a livello dei bronchi di microrganismi che provocano uno stato infiammatorio, che nei casi non trattati possono indurre nel tempo un danno della parete bronchiale.
Agenti patogeni responsabili e frequenza della bronchite batterica protratta nei bambini
I microrganismi responsabili sono soprattutto l’Haemophilus influenzae, lo Streptococcus pneumoniae e la Moraxella catarrhalis. Questi microorganismi formano un film polimicrobico detto biofilm, in cui si replicano e sono protetti dalle difese immunitarie dell’ospite e dall’azione dell’antibiotico. Anche se non è noto con precisione quanto questa patologia sia frequente, studi condotti in Australia e Turchia hanno diagnosticato la BBP in una percentuale tra l’11 ed il 41% dei bambini afferiti per tosse cronica ad un centro pneumologico pediatrico di terzo livello. Anche se può comparire a qualsiasi età (compresa l’età adulta), la maggioranza dei bambini ha meno di 6 anni (età media 1.8 – 4.8 anni). Inoltre, la BBP è più frequente nei maschi. La trasmissione è per via aerea.
Sintomi Principali della BBP: Come Distinguere la Tosse Cronica da Altre Condizioni
Per definizione, i pazienti con BBP presentano tosse cronica catarrale senza sintomi sistemici, l’accrescimento e lo sviluppo sono normali e mancano i segni di malattia polmonare cronica suppurativa. I bambini non presentano febbre. Poiché la BBP è spesso confusa con l’asma, i bambini vengono erroneamente trattati con salbutamolo e corticosteroidi inalatori. A volte può sembrare che la terapia antibiotica non sia stata risolutiva, il che rende la diagnosi di BBP improbabile; ma indagando più a fondo, ci si rende conto che ci sia stato un iniziale miglioramento con l’introduzione dell’ antibiotico, ma i sintomi si sono ripresentati rapidamente con l’interruzione degli antibiotici. Infatti, un trattamento antibiotico di 5-7 giorni è insufficiente, associandosi ad iniziale miglioramento clinico e successiva ricaduta della tosse.
Diagnosi della Bronchite Batterica Protratta: Test e Criteri Clinici
La diagnosi è clinica e si basa sulla presenza di tosse catarrale persistente isolata che si risolve con terapia antibiotica adeguata e per la quale non si identificano cause alternative. La radiografia del torace e la spirometria in genere sono normali; talvolta si possono evidenziare alterazioni peribronchiali alla radiografia del torace. Le altre cause di tosse catarrale o produttiva cronica nei bambini includono: pertosse, tubercolosi, inalazione di corpo estraneo, bronchiectasie, fibrosi cistica, aspirazione o lesioni polmonari congenite. La maggior parte dei casi presenta altri sintomi e segni (cough pointers). È consigliato sottoporre il bambino a ulteriori indagini quando sono presenti “cough pointers” o quando la tosse non risponde a 4 settimane di antibioticoterapia.
I soggetti a rischio di esiti permanenti da BBP e Trattamento
La diagnosi è particolarmente importante perché tale condizione, se non correttamente trattata, potrebbe portare allo sviluppo di danni permanenti a carico del polmone (bronchiectasie). Recentemente è stato documentato che i principali fattori di rischio per l’evoluzione verso le bronchiectasie sono le infezioni delle vie aeree inferiori da Haemophilus influenzae ed episodi ricorrenti di BBP.
Trattamento della BBP: Terapie Antibiotiche e Prevenzione dei Danni Polmonari
Nella BBP il trattamento antibiotico va intrapreso il prima possibile per ottenere una pronta e duratura risoluzione della tosse ed evitare il danno bronchiale. La terapia della BBP si basa sull’uso prolungato di antibiotici per via orale (almeno 2 settimane). Lo scopo del trattamento è quello di eradicare l’infezione e di ripristinare l’integrità epiteliale. Se la terapia viene avviata empiricamente, l’amoxicillina-clavulanato è il trattamento più utilizzato. Non appena disponibili gli esiti delle indagini microbiologiche, la terapia antibiotica può essere modificata in base alla sensibilità del microorganismo isolato. Quando l’amoxicillina-clavulanato non può essere utilizzata, macrolidi o cefalosporine sono antibiotici di seconda scelta. Per quanto riguarda la durata, la maggioranza degli studi suggeriscono che un ciclo di due settimane di antibiotico verso cui i più comuni agenti eziologici responsabili sono sensibili, sono sufficienti a determinare la risoluzione della tosse.
Revisore: Luigi Matera, MD, Dipartimento materno infantile e scienze urologiche, Sapienza Università di Roma
Ultima revisione 2024
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