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2020 20 APR

COVID-19, la chiusura delle scuole e l'impatto sociale sui bambini più poveri

Effetti indesiderati di una scelta ragionata

Di fronte al dilagare dell'infezione da Covid-19, sono oltre 138 i paesi che hanno deciso di chiudere le scuole per evitare un sovraffollamento di persone in spazi chiusi. L'obiettivo di tale scelta è quello di limitare la trasmissione dell'infezione, riducendo gli oneri a carico dei sistemi sanitari.
L'articolo in esame espone delle perplessità circa questa scelta, sostenendo come la chiusura delle scuole per un lungo periodo di tempo potrebbe avere conseguenze sociali e sanitarie dannose per i bambini che vivono in condizioni di povertà.
Per molti bambini che vivono in condizioni di povertà, la scuola non rappresenta solo uno strumento per l'istruzione, ma anche il luogo dove viene loro garantita una alimentazione sana. In letteratura studi hanno infatti dimostrato come il mangiare a scuola determini condizioni di migliore salute e prestazioni intellettive superiori.
Per fronteggiare la chiusura prolungata delle scuole, le istituzioni hanno fornito la possibilità di seguire programmi di studio online. Sfortunatamente molti bambini vivono in case in cui non si dispone di un accesso internet ed avere un computer o un tablet con cui connettersi è un privilegio troppo grande.
Pertanto, mentre l'apprendimento potrebbe continuare senza ostacoli per i bambini delle famiglie a più alto reddito, per i bambini meno fortunati le cose potrebbero andare diversamente.
Il rischio che questa pandemia porti ad una recessione economica e sociale è altissimo, ed i bambini più poveri saranno tra le persone maggiormente colpite.
Per evitare che questo si verifichi, è necessario che le istituzioni tutelino fin da subito le categorie più a rischio: a tutti i bambini deve essere garantita la stessa possibilità di continuare gli studi, adeguando le modalità di istruzione in base alle esigenze individuali di apprendimento e alle possibilità economiche di ciascun nucleo familiare.
 
Articolo a cura di Valentina Negro