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2015 31 AGO

Dormire a contatto con pellicce di animali riduce il rischio di asma

Pubblicati sull’ERJ i risultati di uno studio presentato durante il Congresso Internazionale dell’ERS dello scorso anno 

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha studiato il ruolo dell’esposizione dei lattanti alla pelliccia degli animali sul successivo sviluppo di asma: in particolare, sono stati studiati 2441 neonati sani indagando l’abitudine di far dormire i bambini su pellicce animali nei primi 3 mesi di vita. I bambini sono stati seguiti successivamente monitorando periodicamente lo stato di salute tramite questionari. 

Ben il 55% dei genitori riferiva di aver fatto dormire il proprio bambino su una pelliccia di animale nei primi tre mesi di vita, e in questi soggetti è risultato ridotto sia il rischio di sviluppare wheezing ricorrente a 4 anni (OR 0.75) sia quello di avere asma a 6 anni (OR 0.56).

Secondo gli autori dello studio tale effetto protettivo si può spiegare tenendo in considerazione che le pellicce rappresentano un microambiente a elevata concentrazione microbica, come dimostrano i livelli elevati di endotossine rilevati nella polvere dei materassi, e l’esposizione precoce ad essi, come già dimostrato da numerosi altri studi eseguiti in ambienti rurali, è in grado di stimolare una risposta immunitaria Th1 piuttosto che Th2. Tuttavia, in questo studio non sono stati valutati l’intensità dell’esposizione né il tipo di pellicce utilizzate, anche se, sulla base delle abitudini locali, gli autori ritengono che si tratti prevalentemente di pellicce di pecora.

FONTE: Tischer C. et al. Sleeping on animal fur is related to asthma outcomes in later childhood. Eur Respir J 2015 46:107-114; published ahead of print 2015, doi:10.1183/09031936.00204914

Articolo a cura di Maria Elisa Di Cicco