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2021 29 NOV

La promozione dell’attività fisica nelle diverse fasce di età della vita

La Conferenza Stato-Ragioni ha approvato recentemente, 3/11/2021, un documento sulle “Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione”.

Il documento sull’attività fisica è stato redatto da oltre 40 specialisti tra clinici, tecnici, rappresentanti delle Regioni e delle Istituzioni, Terzo Settore, coordinati dall’Ufficio VIII della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute (vedi allegato).
Lo scopo del lavoro è stato quello di mettere a disposizione di tutti gli interessati, in primis i medici, un testo che, sottolineando l’importanza essenziale dell’attività fisica nella prevenzione delle malattie non trasmissibili, costituisse un elemento di guida per tutte le fasce di età e per le differenti patologie.
La pediatria è stata illustrata dai referenti della Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).
È stato ribadito come il ruolo del Pediatra nella sua attività quotidiana sia essenziale per lo sviluppo di una cultura dell’attività fisica per il bambino e la sua famiglia.
Il Pediatra dovrebbe svolgere un’attività di counseling sulla pratica di attività fisica avendo chiaro, come esplicitato nel testo, quali siano i carichi di lavoro minimi che bambini e ragazzi dovrebbero rispettare per evitare l’etichetta di sedentari. Le linee d’indirizzo potranno aiutarlo per indicare la tipologia di attività più adatta al bambino nelle diverse età. Sarà importante anche conoscere il territorio in cui si opera per valutare l’offerta sportiva sia come attrezzature che come livello professionale degli allenatori.
Per quanto riguarda le malattie croniche, di cui le malattie respiratorie sono un’importante percentuale, non sono specificati, né potrebbero esserlo, comportamenti specifici per patologia. Il consiglio è quello di favorire per quanto possibile la pratica di attività fisica anche attraverso una rete che coinvolga pediatri, strutture ospedaliere di riferimento (si pensi alla fibrosi cistica, all’asma cronico, alla displasia broncopolmonare) e specialisti in medicina dello sport allo scopo di selezionare, valutare con accuratezza e certificare avviando, in sicurezza, i nostri ragazzi verso uno stile di vita attivo. 

Dott. Attilio Turchetta
Resp. UOSD di Medicina dello Sport
Ospedale Bambino Gesù ROMA

 
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Articolo a cura di Attilio Turchetta