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2015 29 SET

Effetti benefici del divieto di fumo nei luoghi pubblici sulla salute respiratoria dei bambini

Il 40% dei bambini nel mondo è esposto al fumo passivo, sebbene ne siano ben noti gli effetti nocivi.

L’esposizione al fumo di seconda mano è un noto fattore predisponente per le infezioni respiratorie nel bambino, contro il quale ormai da decenni l’OMS sta conducendo una lotta senza quartiere. Il Regno Unito, recependo le indicazioni della Framework Convention on Tobacco Control (FCTC), nel 2007 ha applicato il divieto di fumare nei locali pubblici e sul posto di lavoro: nello studio di Been et al, appena pubblicato sull’ERJ, è stato analizzato l’effetto di questo intervento sui ricoveri per malattia respiratoria acuta in età pediatrica.

In particolare sono stati analizzati i ricoveri per infezione acuta a carico delle vie aeree superiori ed inferiori nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni tra il 2001 e il 2012 (1.651.675 ricoveri, di cui il 59,3% per infezione a carico delle vie aeree). Lo studio dimostra che, in seguito all’introduzione della legislazione anti-fumo, si è osservata una complessiva riduzione del 3,5% dei ricoveri per infezione respiratoria acuta nel bambino (con una stima di circa 11.000 ricoveri in meno all’anno), per lo più legata alla riduzione dei ricoveri per infezioni a carico delle vie aeree inferiori (-13,8%). Considerando che i bambini frequentano raramente i locali pubblici e i posti di lavoro dei genitori, tale effetto viene attribuito alla riduzione dell’esposizione al fumo passivo per la minor esposizione dei genitori e/o alla loro scelta di smettere di fumare grazie al messaggio della relativa campagna anti-fumo.

FONTE: Been JV. et al. Smoke-free legislation and childhood hospitalisations for respiratory tractinfections. Eur Respir J. 2015; 46: 601–603

Articolo a cura di Maria Elisa Di Cicco