Origini metaboliche dell'Asma Infantile

Un recente articolo di Grasemann sottolinea la stretta correlazione esistente fra obesità e asma in termini di incidenza e patogenesi. L’asma nei bambini obesi tende ad un quadro clinico più grave con frequenti riacutizzazioni e una minore sensibilità terapeutica.

L’ insorgenza dell’obesità nei primi sei anni di vita è un fattore di rischio per asma con marcata riduzione  della funzionalità respiratoria, iperreattività bronchiale e scarso controllo dei sintomi, infiammazione eosinofila, atopia, livelli di IgE aumentati, elevata frazione di ossido nitrico esalato (FeNO).

Al contrario, nei soggetti con obesità a tarda insorgenza i sintomi asmatici compaiono dopo i 12 anni  prevalentemente nel sesso femminile e senza caratteristiche di atopia.

L’influenza dell’obesità sulla funzionalità respiratoria  corrisponde ad una riduzione della capacità residua e del volume di riserva espiratoria.

inoltre, le adipochine influenzano l’equilibrio della riposta mediata dalle cellule T-helper a favore dei T-helper 1 (Th1). Infatti, nei bambini obesi con asma sono stati trovati livelli più elevati di Th1 e ridotte risposte Th2 a stimoli specifici, rispetto a bambini asmatici non-obesi.

Vi è una crescente evidenza che la nutrizione nella prima infanzia e più ancora in utero abbia una grande influenza sulla successiva predisposizione alle malattie cardiovascolari, metaboliche ed allergiche. Anomalie nel metabolismo dei lipidi e dei glucidi nei primi anni di vita contribuiscono alla patogenesi di malattie polmonari e asma nelle successive epoche della vita.  

L’articolo sottolinea come la perdita di peso sia da considerare in questi soggetti un importante strumento di sostegno nel trattamento di bambini asmatici sovrappeso/ obesi.

FONTE:

Grasemann H. Metabolic origins of childhood asthma. Molecular and Cellular Pediatrics 2015 Dec;2(1):6.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26542296