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2016 14 MAR

L’eredità del fumo

Questa review sottolinea i più recenti dati della ricerca scientifica riguardanti la relazione tra l’esposizione al fumo e lo sviluppo polmonare in età pediatrica. Nel corso dell'ultimo Congresso SIMRi di Torino è stato sottolineato che l’esposizione al fumo di sigarette avviene attraverso diversi meccanismi: indirettamente attraverso la placenta quando la madre fuma durante la gravidanza, attraverso il fumo passivo o “di seconda mano” quando i genitori fumano in presenza dei figli o nei locali domestici provocando inquinamento indoor, attraverso l'esposizione al “fumo di terza mano” dovuto alla deposizione sui vestiti di sostanze tossiche derivanti dal fumo di sigaretta e fonte anch’esso di inquinamento indoor.

Gli effetti nocivi del fumo sono ancor più importanti in età pediatrica: i bambini infatti spendono più tempo negli ambienti domestici, hanno una frequenza respiratoria più elevata e una maggiore superficie relativa del corpo, ma soprattutto è nei primi due anni di vita che avviene la gran parte dello sviluppo polmonare postnatale, proseguendo poi più lentamente fino a circa 15 anni di vita.

Va sottolineato come siano più di 4000 i componenti nocivi nel fumo di sigaretta, come nicotina, monossido di carbonio e  sostanze cancerogene come idrocarburi, amine e nitrosamine; sebbene siano gli effetti della nicotina quelli più studiati nei numerosi lavori pubblicati fino ad oggi.

I numeri riportati sull’esposizione al fumo sono allarmanti e rafforzano la necessità e l’importanza di campagne di sensibilizzazione come quella lanciata dalla nostra società nel corso del Congresso nazionale  2015 svoltosi a Torino dal 22-24 ottobre " Dai un calcio al fumo"; dati americani  riportano che  circa 400,000 neonati all’anno sono stati esposti al fumo durante la gravidanza.

Durante la gravidanza l’esposizione al fumo passivo può alterare il normale sviluppo polmonare e cerebrale interagendo con recettori nicotinici- acetilcolinici (nAChRs) ed è inoltre associato ad un aumento del rischio di SIDS. Diversi studi hanno evidenziato che bambini che hanno subito l'effetto di esposizione al fumo in epoca prenatale hanno valori ridotti di FEV1 così come un incremento della resistenza delle vie aeree; riscontri analoghi sono stati evidenziati in bambini esposti a fumo di sigaretta nei primi anni di vita.

Studi condotti su modelli animali o in laboratorio hanno evidenziato la possibilità che l’esposizione del fumo intervenga anche sul corretto sviluppo del sistema immunitario, favorendo la suscettibilità di questi bambini alle infezioni e allo sviluppo di patologie allergiche.

Meccanismi genetici ed epigenetics in modelli normali, conseguenti agli effetti da esposizione a fumo passivo, si sono dimostrati persistenti anche nella generazione successiva; risultati analoghi erano emersi da studi clinici sull’incidenza di asma in età pediatrica.

Fonte:
Kevin Gibbs et al. Impact of tobacco smoke and nicotine exposure on lung development. CHEST 2016; 149(2):552-561

 

 

 

 

 

Articolo a cura di Michele Ghezzi