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2016 15 LUG

GARD-ITALIA rilancia l'alleanza tra le Società Scientifiche, le Associazioni dei Pazienti ed il Ministero per il supporto alle azioni previste nei macro-obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018.

Ruolo strategico dell'alleanza GARD-ITALIA per le attività di advocacy ai macro-obiettivi individuati dal PNP.

Nella recente riunione del Comitato Esecutivo, di cui SIMRI è componente per il biennio 2015-2017 in rappresentanza dell'Area Pediatrica delle malattie respiratorie e allergiche (SIAIP), svoltasi al Ministero il 12 luglio 2016 si è riconfermato il ruolo strategico dell'alleanza GARD-ITALIA per le attività di advocacy ai macro-obiettivi individuati dal PNP.

In particolare, è stato sottolineato che la consolidata e forte integrazione delle molteplici competenze tecnico-scientifiche dei gruppi di Lavoro dell'Alleanza GARD-I consentirà di lavorare in modo coerente ed efficiente per supportare le azioni  volte alla riduzione del carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle le patologie respiratorie  croniche, che insieme alle altre malattie non trasmissibili (malattie cardiovascolari, tumori e diabete) costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità pubblica, in termini di morbosità, invalidità, mortalità e danni umani, sociali ed economici elevati. E' infatti ben noto che le malattie respiratorie croniche (BPCO - Bronco Pneumopatie Croniche Ostruttive, bronchite cronica ed enfisema) nella Regione  Europea rappresentano la terza causa di morte. Inoltre, la BPCO è un problema non trascurabile anche in età giovanile. Il 10% di giovani tra i 20 e i 44 anni presenta tosse ed espettorato senza ostruzione bronchiale e il 3,6% presenta sintomi con ostruzione bronchiale. Anche in Italia, è in aumento rispetto ai dati degli anni ’80.

Le azioni di advocacy dell'Alleanza GARD-ITALIA saranno volte anche a sostegno del macro-obiettivo della riduzione delle esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute, a conferma della raggiunta consapevolezza della promozione di azioni di prevenzione e contrasto ei confronti di questo importante determinante. Infatti, è stato stimato ad esempio che l’inquinamento atmosferico urbano, valutato in termini di particolato fine (PM2.5), sia causa dell'1% della mortalità per infezioni respiratorie acute nei bambini sotto i 5 anni. Le stime 2010 dell’OMS per l’Italia relative al carico di malattia (anni in salute persi in termini sia di mortalità sia di morbosità) attribuiscono all’inquinamento ambientale un contributo del 3-4%. 

Articolo a cura di Stefania La Grutta