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2016 10 NOV

Linee guida pratiche dell’American Thoracic Society: la diagnostica nella valutazione del bambino con respiro sibilante persistente

Recentemente sono state pubblicate le nuove linee guida pratiche dell’American Thoracic Society per la valutazione del bambino con respiro sibilante persistente.

Un comitato di esperti ha selezionato alcune domande cliniche riguardanti questioni controverse nella valutazione del bambino piccolo con respiro sibilante persistente. I membri del comitato hanno condotto una sintesi pragmatica seguita dal grado di raccomandazione secondo l’approccio GRADE (Grading of Recommendations, Assessment, Development, and Evaluation). Tali linee guida non rappresentano una revisione della gestione del bambino con respiro sibilante persistente, ma si riferiscono in particolare all’impiego di alcuni test diagnostici che devono essere presi in considerazione a seconda delle condizioni cliniche del bambino. Il lattante con respiro sibilante persistente è stato definito un bambino di età inferiore ai 24 mesi che presenta episodi ricorrenti o persistenti di respiro sibilante nonostante una terapia di prima linea con broncodilatatori, cortisonici inalatori o per os. In tali condizioni viene quindi raccomandato:

Raccomandazione 1: è suggerito lo studio delle vie aeree mediante endoscopia respiratoria con l’uso di broncoscopio flessibile (raccomandazione debole, basso livello di evidenza).

Raccomandazione 2: è suggerito eseguire un lavaggio broncoalveolare (BAL) (raccomandazione debole, basso livello di evidenza).

Raccomandazione 3: Si raccomanda di eseguire studi di ricerca che confrontino risultati clinici ottenuti in bambini con respiro sibilante persistente nonostante la terapia che vengono seguiti con la misurazione della funzionalità polmonare tramite la tecnica del Raised Volume Rapid Thoracoabdominal Compression 
(RVRCT) e in quelli che sono seguiti con la sola valutazione clinica.

Raccomandazione 4: A. Per i bambini non affetti da dermatite atopica con respiro sibilante persistente nonostante la terapia è suggerito di non usare empiricamente la dieta priva di alimenti (raccomandazione debole, basso livello di evidenza). B. Si raccomanda di eseguire studi di ricerca per determinare se la dieta empirica priva di alimenti sia di beneficio nel sottogruppo di bambini che presentano positività ad IgE specifiche per alimenti.

Raccomandazione 5: è suggerita la pH metria esofagea delle 24h (raccomandazione debole, basso livello di evidenza).

Raccomandazione 6: è suggerita la pH metria esofagea delle 24h piuttosto che l’Rx digerente per os (raccomandazione debole, basso livello di evidenza).

Raccomandazione 7: è suggerita la pH metria esofagea delle 24h piuttosto che  la scintigrafia gastroeintestinale (raccomandazione debole, basso livello di evidenza).

Raccomandazione 8: è suggerito lo studio della deglutizione per valutare la possibilità di eventuale aspirazione (raccomandazione molto debole, basso livello di evidenza). 

Articolo a cura di Claudia Calogero