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2016 25 NOV

Sigarette elettroniche: cosa ne pensano i giovani?

Le sigarette elettroniche sono state fortemente pubblicizzate come alternativa sicura alle tradizionali sigarette o come mezzo per raggiungere una completa cessazione del fumo. Questi meccanismi commerciali hanno fatto pieno centro nei giovani, suscettibili alle novità e alle mode.

Le sigarette elettroniche sono ormai il prodotto a base di tabacco più usato tra i giovani e il loro utilizzo è in costante crescita. Non si conoscono ancora i rischi immediati e le conseguenze a lungo termine derivanti da questi prodotti, per la loro relativamente recente introduzione in commercio.

Lo studio condotto negli USA su più di 20.000 soggetti tra 11 e 18 anni, nel 2012 e 2014, analizza la loro percezione di pericolosità e rischio di dipendenza delle sigarette elettroniche rispetto alle sigarette tradizionali. Emerge, come purtroppo ci si aspetta, che i giovani ritengono le sigarette elettroniche meno pericolose (circa il 75%!) e meno assuefacenti (quasi il 50%) rispetto alle sigarette tradizionali e questa percezione “benevola” è in aumento, parallelamente all’uso di questi prodotti. Alcuni fattori che influenzano questa percezione sono l’essere maschi e avere un familiare che ne fa uso, rimarcando la necessità di intervenire sugli adulti di riferimento per proteggere i più giovani dall’emulazione. Non aiuta la facilità con cui è possibile reperire le sigarette elettroniche, la varietà di gusti e formati e i messaggi impliciti di sicurezza con cui vengono proposte.

Nonostante alcuni di questi prodotti non contengano affatto nicotina, un rischio importante da considerare è che i giovani inizino a fumare le sigarette elettroniche trascinati dalla moda del momento e dalla loro presunta innocuità e successivamente si convertano all’uso delle sigarette tradizionali. Ciò che era iniziato “per gioco”, per “far finta di fumare”, magari per sentirsi più grandi o essere accettati tra i coetanei, può evolvere in una necessità di “fumare per davvero”. Se poi la nicotina è presente fin da subito, anche se in quantità minime, lo sviluppo di una vera dipendenza complica ulteriormente le cose.

Il passo verso la sigaretta tradizionale è breve e può essere ulteriormente accorciato dall’assenza di specifiche regolamentazioni su questi nuovi prodotti alternativi. Nel frattempo, possiamo cercare di contrastare questo fenomeno “dal basso”, facendo educazione e portando esempi “liberi dal fumo” di qualunque tipo.


S.M. Amrock et al. Perceptions of e-Cigarettes and Noncigarette Tobacco Products among US Youth. Pediatrics 2016;138(5):e20154306.

Articolo a cura di Maria Furno