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- XXV Congresso Nazionale SIMRI

Volume 21, Numero 84 - Dicembre 2021

Long COVID

Il Long COVID (LC) descrive l’ampia gamma di sintomi che persistono o si sviluppano 4 o più settimane in seguito all’infezione acuta da SARS-CoV-2. I fattori di rischio alla base del suo sviluppo non sono chiari, tuttavia l’esistenza di un’associazione tra la severità dell’episodio acuto e la sintomatologia susseguente è stata ipotizzata. I sintomi sono molteplici, tra i più frequenti vi sono stanchezza, “brain fog” e dispnea. Tali sintomi sono presenti anche nella popolazione che non ha mai contratto il virus, sebbene in percentuali inferiori. Nella popolazione pediatrica, inoltre, il fenomeno è ancora poco discusso e risulta complesso comprendere se i sintomi riferiti, soprattutto all’interno della sfera psicologico-comportamentale, siano da attribuire al solo LC o al disagio psicologico legato al distanziamento sociale e alle restrizioni che la pandemia ha comportato. I possibili meccanismi patogenetici comprendono un protratto danno diretto, l’intensificazione della malattia dovuta ad anticorpi, la disregolazione del sistema immunitario, la presenza di autoanticorpi e la persistenza del virus. Il vaccino contro SARS-CoV-2, grazie alla sua alta specificità di bersaglio, resta ad oggi la sola difesa a disposizione contro la malattia severa e, conseguentemente, contro il LC. Le possibili implicazioni a lungo termine sono fonte di crescente preoccupazione. Come medici dobbiamo riconoscere l’esistenza del LC e impegnarci a comprenderne a fondo i meccanismi patogenetici, individuandone mezzi di intervento mirati, attraverso un approccio multidisciplinare e personalizzato.




Long COVID (LC) describes the wide range of symptoms persisting or appearing 4 or more weeks following acute SARS-CoV-2 infection. The risk factors are unclear, however an association between the severity of the acute episode and the subsequent symptoms has been hypothesized. The symptoms are manifold, the most frequent are fatigue, brain fog and dyspnea, which even the healthy population has, although in lower percentag-es. Among the pediatric population this phenomenon is still a topic of discussion; it is hard to establish whether the symptoms are related to LC alone or to the psychological malaise related to social distancing and restrictions, especially within the psychological-behavioral sphere. Possible pathogenetic mechanisms include protracted direct damage, antibody-dependent enhancement of the disease, immune dysregulation, presence of autoanti-bodies and persistence of the virus. The SARS-CoV-2 vaccine remains the only available defense against severe disease and LC, thanks to its high target specificity. Long-term implications are a source of growing concern. As clinicians we must acknowledge the existence of LC and commit ourselves to fully understand its pathogenetic mechanisms, identifying targeted and personalized approaches, through a multidisciplinary perspective.


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