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- Rivista di Pneumologia Pediatrica

- Pneumologia interventistica in Pediatria

Volume 12, Numero 46 - Giugno 2012

Editoriale

La broncoscopia in Pediatria, è stata utilizzata ed eseguita per anni solo con il broncoscopio rigido per l’estrazione dei corpi estranei inalati ed è stata appannaggio degli otorinolaringoiatri, degli anestesisti e dei chirurghi pediatri. Agli inizi degli anni Ottanta con l’introduzione in commercio dei fibrobroncoscopi pediatrici la broncoscopia ha iniziato ad essere utilizzata anche dai pneumologi pediatri nella diagnostica delle malattie respiratorie pediatriche. Nel 2003 l’European Respiratory Society ha organizzato una task force europea dove sono state standardizzate la tecnica e l’indicazioni di questa metodica in Pneumologia pediatrica. Attualmente la fibrobroncoscopia è considerata un esame diagnostico di secondo livello di estrema importanza nelle malattie respiratorie pediatriche al punto tale, che il programma Harmonised Education in Respiratory Medicine for European Specialist dell’European Respiratory Society considera l’apprendimento della fibrobroncoscopia diagnostica un modulo indispensabile per la formazione del pneumologo pediatra europeo.
Negli ultimi anni le indicazioni per la broncoscopia pediatrica stanno cambiando, come d’altronde è già accaduto per la Pneumologia degli adulti, dove la fibrobroncoscopia diagnostica è stata affiancata in maniera ormai insostituibile dalla broncoscopia operativa. Proprio per questi cambiamenti e per la sempre più impellente necessità di standardizzare quelle che possono essere le indicazioni e le tecniche dell’endoscopia interventistica in Pediatria si è sentita la necessita di dedicare un numero monografico della rivista “Pneumologia Pediatrica” alla broncoscopia operativa. Questa monografia contiene sei articoli scritti dai maggiori esperti italiani dell’argomento nei quali sono stati trattati a fondo gli aspetti operativi di questa metodica.
Nel primo articolo, Nenna e colleghi del Dipartimento di Pediatria della “Sapienza” Università di Roma, hanno fatto una disamina dei principali quadri ostruttivi delle alte e basse vie respiratorie. Essi hanno presentato una chiara e completa classificazione delle principali ostruzioni congenite ed acquisite delle vie aeree, mettendo in relazione lo sviluppo embriologico del polmone con la comparsa delle malformazioni. Nel secondo articolo Papoff e colleghi, sempre del Dipartimento di Pediatria della “Sapienza” di Roma, hanno presentato una revisione critica delle tecniche di sedazione ed anestesia per l’endoscopia bronchiale diagnostica e operativa descrivendo anche i vantaggi e gli svantaggi dei nuovi farmaci anestetici. Nei successivi quattro articoli gli Autori hanno descritto i principali aspetti operativi dell’endoscopia bronchiale in Pediatria. Panigada e colleghi, del Servizio di Pneumologia dell’Ospedale “Gaslini” di Genova, hanno fatto una chiara disamina sulla tecnica e sulle indicazione del lavaggio broncoalveolare. Dal loro articolo si evince che ormai il lavaggio broncoalveolare è diventato un esame di fondamentale importanza nel migliorare le capacità diagnostiche dell’endoscopia bronchiale nelle malattie infettive ed infiammatorie del polmone. Casalini e colleghi del Servizio di Pneumologia dell’Ospedale di Parma nel loro articolo hanno presentato la loro ventennale esperienza nell’estrazione dei corpi estranei inalati nei bambini e hanno descritto quello che dovrebbe essere l’algoritmo diagnostico e terapeutico dell’inalazione dei corpi estranei. Infine Bottero, del Servizio di Otorino dell’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma, e Mirabile, del Servizio di Endoscopia Bronchiale dell’Ospedale “Meyer” di Firenze, hanno parlato nei loro articoli in maniera completa ed esaustiva del trattamento endoscopico dell’ostruzione delle alte e basse vie respiratorie. In particolare, Bottero ha evidenziato l’uso della chirugia endoscopica e della laser terapia nelle
ostruzioni delle alte vie respiratorie, mentre Mirabile, nel suo articolo, ha presentato la sua casistica sul posizionamento degli stent bronchiali nella patologia ostruttiva delle basse vie aeree sottolineando anche quali sono le indicazioni e le condizioni cliniche del paziente che deve essere sottoposto a questo tipo di trattamento endoscopico.
Vista l’esperienza degli Autori e la qualità degli articoli sono sicuro che il lettore avrà modo di apprezzare questo numero monografico e apprendere quali siano le procedure che possono essere eseguite attraverso il broncoscopio nel bambino, quali siano le patologie ostruttive ed i pazienti che potrebbero trovare giovamento dalla broncoscopia operativa.

Fabio Midulla


Indice

1
Patologie e trattamento delle basse vie respiratorie
Lorenzo Mirabile, Roberto Baggi
2
Pneumologia interventistica in Pediatria Trattamento delle ostruzioni delle alte vie respiratorie
Sergio Bottero, Marilena Trozzi
3
Il lavaggio broncoalveolare (BAL) è una metodica clinica ormai ben standardizzata che permette di recuperare le cellule ed i soluti presenti sulla superficie del tratto respiratorio distale, consentendoci così di ottenere dati sulla presenza o meno di uno
Angelo Gianni Casalini, Maria Majori, Valentina Fainardi
4
Il lavaggio broncoalveolare in età pediatrica
Serena Panigada, Michela Silvestri, Nicola Ullmann, Michele Ghezzi, Oliviero Sacco
5
La sedazione per broncoscopia da parte del pediatra
Paola Papoff, Monica Manganaro, Elena Caresta, Carla Cerasaro, Rosanna Grossi, Sara Benedetti Valentini, Roberto Cicchetti, Caterina Silvia Barbàra, Fabio Midulla, Corrado Moretti
6
Classificazione delle ostruzioni delle alte e basse vie respiratorie in età pediatrica
Raffaella Nenna, Jole Rabasco, Ambra Nicolai, Serena Salvadei, Laura Petrarca, Giulia Cangiano, Paola Papoff, Corrado Moretti, Fabio Midulla