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2020 29 LUG

#InfoClima 3

Lo sai che… Il cambiamento climatico può influenzare la diffusione delle malattie infettive?

Le malattie infettive sono causate da virus, batteri, miceti (funghi) e parassiti. Tutti questi sono esseri viventi e perciò risentono, come l’uomo, dei cambiamenti climatici! L’innalzamento delle temperature ha profondamente modificato gli ambienti in cui gli animali vettori (come zecche, zanzare, uccelli, roditori…) un tempo proliferavano, con conseguente loro diffusione in luoghi dove prima non esistevano. Per esempio, se le regioni caldo-umide aumentano, le zanzare possono stabilirvisi agevolmente e trasmettere il plasmodio della malaria o altri virus (responsabili di malattie come Zika, Chikungunya o la febbre West Nile).
Oltre l’innalzamento delle temperature, anche l’aumento delle precipitazioni, lo scioglimento dei ghiacci, la siccità, la deforestazione e l’inquinamento possono alterare l’habitat di alcune specie animali, che possono quindi diventare una fonte di contagio per l’uomo.
Inoltre, le nuove condizioni climatiche possono di per sé influenzare la crescita di batteri o parassiti (per esempio, il colera o lo schistosoma, un parassita che svolge il suo ciclo vitale in parte nell’acqua). Una malattia respiratoria particolare è la Legionellosi, causata dal batterio Legionella, presente in goccioline d’acqua contaminata che vengono inalate; può essere trasmessa attraverso i condizionatori d’aria, per cui anche questa è potenzialmente una malattia clima-correlata!

Cosa possiamo fare?

Per contrastare la diffusione delle malattie infettive è importante applicare norme igieniche personali e ambientali (lavare le mani, tossire/starnutire nella piega del gomito o nei fazzoletti, ventilare frequente gli ambienti chiusi) e cercare di combattere il cambiamento climatico mettendo in atto una serie di piccole azioni quotidiane (raccolta differenziata, risparmio energetico, riduzione dell’inquinamento, consumo di una dieta ricca di vegetali e povera di carni processate).

Link utili

www.wwf.it/cambiamenti_climatici_e_malattie_trasmissibili.cfm

Articolo a cura di Maria Furno