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2020 02 OTT

#InfoClima 4

Lo sai che… Il cambiamento climatico può portare danni alla salute già in epoca prenatale?

Il cambiamento climatico può avere effetti dannosi perfino in gravidanza! Le ondate di calore e l’esposizione a sostanze inquinanti possono causare un aumentato rischio di nascita prematura, di basso peso alla nascita o, addirittura, di morte del feto in utero. Nascere prima del termine della gravidanza (ovvero prima di 37 settimane di età gestazionale) può avere conseguenze gravi sulla salute, dovute principalmente all’immaturità degli organi, in particolare i polmoni. Inoltre, più bassa è l’età gestazionale al momento del parto, più alto è il rischio di complicanze o di morte del neonato.

Gli inquinanti cui è esposta la madre durante la gravidanza inoltre possono avere effetti mutageni (causare rotture o cambiamenti nella sequenza del DNA), con aumentato rischio tumorale in età adulta, o possono interferire sul corretto sviluppo del feto.

Cosa possiamo fare?

Il periodo della gravidanza è molto importante e nei primi 1000 giorni di vita si pongono le basi per la salute di tutta l’esistenza. Possiamo cercare di contrastare il cambiamento climatico con diverse azioni (usare meno l’auto, riciclare e differenziare i rifiuti, ecc.) e mettere in atto tutte le raccomandazioni per vivere la gravidanza in modo sano: mangiare frutta e verdura e bere molta acqua, non assumere alcolici, non fumare, praticare attività fisica (molto leggera, come camminare all’aria aperta). Se possibile, ovviamente, sarebbe consigliabile trascorrere la gravidanza in luoghi salubri, lontani da fonti di inquinamento, e limitare il consumo di alimenti che possano portare all’accumulo di sostanze tossiche (per questo motivo si sconsigliano i pesci di grossa taglia).

Articolo a cura di Maria Furno