a cura di Michele Ghezzi
L’asma è una malattia molto diffusa nella società moderna e colpisce circa il 10% della popolazione. L’asma può essere associata ad allergia, soprattutto nell’età pediatrica. Scopo di questa breve pillola è quello di fornire informazioni pratiche, spiegazioni mediche e suggerimenti per gestire l’asma allergica in età pediatrica, e per impostare una corretta alimentazione, attenta a sostanze e micronutrienti, utili a ridurre l’infiammazione e migliorare il controllo delle patologie allergiche come l’asma. Nel soggetto allergico l’esposizione all’allergene determina un’infiammazione a livello dei bronchi che può causare la comparsa di broncospasmo, non solo quando il bambino è esposto all’allergene, ma anche quando viene esposto ad altri stimoli irritativi quali il fumo di sigaretta, gli inquinanti atmosferici e le infezioni dell’apparato respiratorio.
Come le allergie influenzano l’asma. Gli allergeni domestici più comuni: acari, peli di animali, muffe.
Tra gli allergeni alcuni sono presenti in ambiente domestico favorendo una costante esposizione del bambino (acari della polvere, epiteli di gatto, cane, muffe). I sintomi dell’asma nei bambini allergici agli acari della polvere tendono a correlarsi con i livelli di allergeni presenti nell’ambiente domestico. Un’elevata esposizione domestica agli acari innesca il broncospasmo e aumenta l’iperreattività bronchiale. Diversi studi in età pediatrica hanno dimostrato l’efficacia delle misure di prevenzione nel migliorare il controllo della patologia asmatica, sebbene diverse revisioni, che hanno incluso anche studi in pazienti adulti, hanno ottenuto risultati contrastanti.
Prevenzione quotidiana: Come mantenere l’ambiente domestico sicuro per i bambini asmatici. Consigli pratici: coperture antiacaro, lavaggi a 60°C, pulizia del vapore
Nel caso degli allergeni perenni abbiamo la possibilità di applicare azioni di prevenzione utili a limitare l’esposizione all’allergene e a ridurre lo sviluppo conseguente di infiammazione allergica: tra i rimedi ormai noti:
- l’utilizzo di coperture anti acaro nella camera del bambino ed eventualmente anche in quella dei genitori, qualora il bambino possa dormire con loro;
- il lavaggio della biancheria da letto deve essere regolarmente effettuato a 60° C, diversamente infatti gli acari sopravvivono a temperature inferiori ai 60°;
- eliminare tappeti e moquette in quanto la pulizia degli stessi richiede l’impiego del “vapore secco” (vapore a 155° C). Non sono altrettanto efficaci le sostanze chimiche acaricide, che agiscono in superficie;
- utilizzo di aspirapolveri ad alta tecnologia o la pulizia a “vapore secco”, che è preferibile all’impiego di detergenti chimici;
- evitare i peluche.
Indipendentemente dalla presenza di allergia e/o asma è buona norma prevenire l’inquinamento indoor:
- Evitando l’esposizione al fumo
- Mantenendo una soglia di umidità inferiore al 50%.
Alimenti da evitare e Alimentazione per la prevenzione dell’Asma Allergica. Cibi che riducono l’infiammazione: il ruolo di Omega-3, vitamine e minerali
L’eliminazione di alimenti dalla dieta comporta un impoverimento della dieta stessa, con impatto negativo sulla salute e la qualità della vita, soprattutto nei bambini. Non ci sono indicazioni per diete di eliminazione in assenza di allergie alimentari accertate. Tra gli alimenti da evitare per chi soffre di asma allergica ci sono:
- cibi altamente processati (industriali) e con aggiunta di additivi alimentari (ad esempio i solfiti presenti in alcune bevande);
- latticini in caso di sensibilità o intolleranza, possono aumentare la produzione di muco;
- allergeni specifici come arachidi o noci (se soggetti allergici).
L’Importanza di una dieta bilanciata: evitare carenze di ferro, zinco e vitamina A
Gli Acidi grassi polinsaturi (PUFA) n-3 inibiscono le risposte infiammatorie pro allergiche e possono essere ottenuti da verdure a foglia verde, semi di lino e noci ma anche da pesce. Studi osservazionali hanno dimostrato che una maggiore assunzione di pesce materno durante la gravidanza riducono il rischio di insorgenza di asma o respiro sibilante nei neonati. Inoltre, Esistono dati consistenti che dimostrano come i bambini affetti da malattie atopiche, tra cui l’asma, siano più frequentemente carenti di ferro. Anche la carenza di zinco è fortemente associata alla carenza di ferro, poiché entrambi sono legati alle stesse fonti alimentari (carne, pollame e pesce). Le manifestazioni cliniche della carenza di zinco sono in gran parte aspecifiche, ma le carenze gravi sono associate anche a infezioni ricorrenti. Infine, la carenza di vitamina A aggrava l’asma come altre patologie allergiche, come la rinite allergica e la dermatite atopica. Il retinolo è anche strettamente collegato al sistema immunitario. In corso di infezione o processo infiammatorio infatti il retinolo sierico diminuisce.
In sintesi, le carenze di vitamina A (così come di vitamina D come vedremo dopo) sono comuni nei bambini affetti da malattie atopiche. Tuttavia i dati sulla supplementazione non sono facilmente correlabili agli outcome relativi alle patologie allergiche. Per questo è difficile fornire indicazioni sulle modalità di intervento, ma è sicuramente utile agire sugli stili di vita e di alimentazione.
Cibi per incrementare Vitamina C, Vitamina E, Carotenoidi e Curcuma
Alimenti ricchi di antiossidanti e antinfiammatori possono aiutare a prevenire e migliorare l’asma allergica nei bambini, come frutta e verdura fresca (vitamina C, vitamina E), pesce azzurro (Omega-3), spezie come curcuma e carotenoidi. Ecco quelli più efficaci:
- La vitamina C, presente in frutta e verdura, agisce come cofattore in diversi enzimi regolatori immunomodulanti. La vitamina C svolge anche diversi ruoli nella funzione immunitaria contribuendo alla fagocitosi e alla funzione linfocitaria e modulando le concentrazioni di citochine e istamina.
- Le principali fonti di vitamina E sono noci, verdure verdi, semi e olio vegetale da cucina. L’effetto antiasmatico potenziale della vitamina E deriva dalla riduzione dello stress ossidativo, la riduzione della produzione di immunoglobuline E, e la riduzione dell’infiammazione delle vie aeree di tipo Th2.
- Le concentrazioni elevate di carotenoidi alimentari riflettono un maggiore consumo di frutta e verdura a foglia verde scuro e arancione. Hanno azione anti ossidante e sono associati a miglioramenti della funzionalità polmonare.
- La curcuma è utilizzata come cura tradizionale in India, Cina e altre nazioni del sud-est asiatico per il trattamento dell’asma e del raffreddore comune, grazie ai suoi potenziali benefici per la salute. Sono infatti stati descritti vari effetti antinfiammatori e antiossidanti per questa pianta.
Il Ruolo della Vitamina D la risorsa per il sistema immunitario e nella Cura e Prevenzione dell’Asma Allergica
La vitamina D rafforza il sistema immunitario e può ridurre la frequenza e la gravità delle crisi asmatiche. Fonti principali di assunzione naturale di Vitamina D includono:
- esposizione al sole;
- uova;
- pesce azzurro, salmone e aringhe;
- latte fortificato;
- supplementi di Vitamina D ma da assumere sotto consiglio medico.
Infatti, è stato dimostrato che bassi livelli di vitamina D possono aumentare il rischio di infezioni respiratorie e asma. In effetti numerosi studi dimostrano il ruolo della vitamina D nella regolazione dei processi immunologici e infiammatori, promuovendo ad esempio la produzione di interleuchine come (IL)-10 ad azione anti infiammatoria e riducendo la produzione di citochine pro-infiammatorie, tra cui IL-1, IL-6 e il fattore di necrosi tumorale-alfa (TNF-a). La vitamina D determina una maggiore induzione delle cellule T regolatrici (Treg) e modula la differenziazione dei linfociti T in varie cellule T helper (Th), tra cui Th1, Th2 e Th17. Numerosi studi in vitro e in vivo che indicano che la supplementazione di vitamina D può alleviare i sintomi dell’asma. Una meta-analisi che ha incluso 7 studi clinici e 955 partecipanti ha dimostrato una riduzione del tasso di esacerbazioni dell’asma con l’integrazione di vitamina D, tuttavia i risultati degli studi clinici mostrano risultati contrastanti in tal merito. La vitamina D ha un ruolo anche nella prevenzione delle patologie allergiche/respiratorie. I dati degli studi clinici hanno infatti dimostrato che la supplementazione con vitamina D in gravidanza riduce il rischio di sviluppo di respiro sibilante nel bambino mentre la riduzione di insorgenza di asma non è risultata significativa. L’integrazione di vitamina D nei lattanti invece non ha mostrato efficacia sulla prevenzione dell’asma.
Come ottenere la vitamina D naturalmente: sole, alimenti e integrazione
Questa vitamina viene assunta soprattutto tramite l’esposizione al sole. È disponibile in relativamente pochi alimenti; quindi, solo una piccola frazione del fabbisogno giornaliero di vitamina può essere coperta attraverso la dieta. È presente ad esempio nel pesce di acqua salata (aringhe, salmone, sardine). Anche le uova possono fornire quantità sostanziali di vitamina. Tuttavia, diversi studi hanno rilevato che è molto difficile raggiungere dei livelli ottimali di vitamina D, soprattutto nei mesi invernali. È importante anche in relazione a questo aspetto incoraggiare uno stile di vita non sedentario, con attività fisiche all’aperto.
Strategie di Prevenzione Quotidiana per la riduzione delle crisi asmatiche
- Abitudini quotidiane per ridurre le crisi asmatiche
- Controllare l’esposizione ad allergeni, in particolare gli allergeni perenni presenti nell’ambiente domestico (ad es. acari della polvere)
- Controllare l’esposizione a irritanti (fumo di sigaretta, sigarette elettroniche)
- Gli studi hanno confermato che il consumo di vitamine A, D ed E, zinco, frutta e verdura e una dieta mediterranea hanno un effetto protettivo sull’asma
- Aderire alla terapia prescritta dal medico
- Effettuare regolari controlli specialistici, soprattutto in caso di sintomi persistenti, peggioramento dell’andamento clinico, mancata risposta alle terapie.
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