Luigi Matera
Dipartimento materno infantile e scienze urologiche, Sapienza Università di Roma
L’asma è la malattia cronica più comune nell’infanzia, colpisce circa il 10% dei bambini e oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo, con un ulteriore aumento stimato di 100 milioni entro la fine del 2025 [1,2]. Nella patogenesi dell’asma giocano un ruolo fondamentale i fattori ambientali, come l’esposizione a infezioni, allergeni e inquinanti [3,4].
Impatto dell’Inquinamento dell’aria sull’Asma nei bambini – inquinamento > stress ossidativo – aumento dell’infiammazione > stress ossidativo
Gli inquinanti ambientali determinano un aumento dello stress ossidativo a livello delle vie aeree in tutti coloro a cui sono esposti. Nei bambini asmatici questa esposizione determina un circolo vizioso nel quale gli inquinanti danno il via allo stress ossidativo a livello respiratorio che, a sua volta, determina un aumento dell’infiammazione che potenzia ulteriormente lo stress ossidativo [5].
Gli agenti inquinanti atmosferici che peggiorano l’asma nei bambini: PM 2.5, VOC, TRAP e PAH
Tra i principali inquinanti ambientali correlati agli attacchi asmatici acuti, devono essere considerati il PM 2.5 (particulate matter con diametro < 2.5 µm), i VOC (volatile organic compound), i TRAP (traffic-related air pollution) e i PAH (polycyclic aromatic hydrocarbons) [6-10].
- Il PM 2.5 fa parte dell’insieme delle particelle atmosferiche solide e liquide sospese in aria, che vengono definite, in generale, materiale particolato (PM, particulate matter). Con PM 2.5 si identificano quelle particelle il cui diametro è inferiore o uguale ai 2.5 micron, per questo motivo sono anche definite come particolato fine. Vengono prodotte tipicamente da industrie, traffico, riscaldamento e, in generale, da processi di combustione.
- I VOC sono composti chimici di varia natura, accomunati dalla volatilità, cioè dalla capacità di evaporare facilmente nell’aria a temperatura ambiente. Possono derivare da processi di combustione, materiali edilizi e arredi, dal metabolismo umano (anidride carbonica) dal fumo di tabacco, dalla cottura dei cibi, dagli impianti di condizionamento, da prodotti chimici (come quelli per la pulizia), da fotocopiatrici, da industrie e fabbriche.
- I TRAP sono tutti gli inquinanti associati al traffico. Includono: particelle ultrafini, nero carbone, ossidi di azoto, monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2).
- I PAH (idrocarburi policiclici aromatici) si ritrovano nel carbone, nel petrolio o nei suoi derivati. Si producono dalla combustione di carbone, petrolio, gas naturali, legno, immondizia e tabacco.
Come proteggere i bambini asmatici dall’inquinamento. Inquinamento indoor e outdoor e asma infantile
Evitare l’esposizione rappresenta il miglior mezzo di prevenzione della riacutizzazione asmatica, anche se non è possibile adottare questa strategia in tutte le situazioni. Ad esempio, è assolutamente cruciale evitare l’esposizione al fumo di tabacco o agli inquinanti ambientali. Per quanto riguarda l’ambiente domestico indoor è fondamentale favorire una sua valida ventilazione, al fine di ridurre le concentrazioni di tutti gli inquinanti.
Filtri HEPA e asma: come migliorare la qualità dell’aria in casa. Strategie per la protezione dei bambini asmatici dall’inquinamento domestico e indoor
- Adotta i purificatori d’aria con filtri ad alta efficienza HEPA per la rimozione dele particelle e dei gas inquinanti dagli ambienti chiusi e dispositivi di pulizia dotati di filtri ad alta efficienza per particolato;
- Controlla i livelli di umidità interna (45–50%);
- Rimuovi i tappeti;
- Utilizza coperte antiallergiche per la biancheria da letto.
Inquinamento da traffico ed agenti esterni: monitorare l’indice di qualità dell’aria l’AQI per proteggere i bambini asmatici dall’inquinamento outdoor
Per quanto riguarda gli inquinanti outdoor, uno strumento fondamentale di monitoraggio è rappresentato dall’indice di qualità dell’aria (AQI). L’AQI utilizza una scala che va da 0 (buone condizioni di qualità dell’aria) a 500, (qualità dell’aria pericolosa per la salute). È accettabile un AQI inferiore a 100, meglio inferiore a 50 nei soggetti a rischio, come nel caso dei bambini asmatici. Esistono alcune app in grado di rivelare in tempo reale la qualità dell’aria della propria zona.
Alimentazione e asma. Gli antiossidanti per ridurre i rischi delle crisi d’asma indotte dall’inquinamento:
È indicata un’adeguata assunzione di frutta e verdura, alimenti ricchi di antiossidanti. In sintesi, gli alimenti consigliati sono:
- Frutta e verdura: come agrumi, kiwi, spinaci e carote, ricchi di vitamine C ed E;
- Alimenti integrali: cereali integrali, noci e semi, che contengono sostanze antiossidanti;
- Pesce: ricco di omega-3, che hanno proprietà antinfiammatorie.
Inoltre, è consigliato l’utilizzo limitato al necessario dell’automobile. Le concentrazioni di agenti inquinanti sono maggiori all’interno dell’auto rispetto a quelle all’esterno. In pratica chi usa i veicoli a motore, in generale, respira una parte dei propri scarichi.
Le politiche di controllo delle emissioni per la riduzione dell’inquinamento esterno e le soluzioni per ridurre l’asma da inquinamento indoor dentro casa
Infine, sono da implementare le politiche di controllo delle emissioni con la regolamentazione del traffico, con l’ampliamento del verde pubblico e con l’efficientamento energetico delle case. Per evitare di sottoporre i bambini asmatici all’azione degli agenti inquinanti è utile evitare in casa temperature eccessivamente fredde in estate o troppo calde in inverno, favorire l’utilizzo di pannelli solari, di serramenti a risparmio energetico in legno o PVC e la riduzione dell’utilizzo delle caldaie a gas.
Attività fisica sicura per bambini asmatici in ambienti inquinati
Non bisogna evitare l’attività fisica per paura dei danni causati dall’inquinamento. Questo vale in particolar modo per i bambini asmatici, per i quali l’attività fisica rappresenta un cruciale strumento terapeutico. Diversi studi, infatti, suggeriscono che i benefici a lungo termine dell’attività fisica nelle aree urbane superano i rischi derivanti dall’esposizione all’inquinamento atmosferico. In conclusione: è sempre meglio muoversi. Ci sono delle accortezze che possono essere comunque prese in considerazione per ridurre gli effetti dannosi dagli inquinanti durante l’attività fisica. A parte le indicazioni sopra citate, si possono scegliere percorsi poco trafficati o comunque in zone meno inquinate, evitare le ore di punta e quelle più calde durante l’estate o quelle più fredde in inverno, condizioni che determinano una maggior concentrazione di inquinanti ambientali. Infine, possono essere utile le mascherine: la condizione cruciale per la loro efficacia è che siano aderente al viso.
I dati disponibili indicano che l’inquinamento indoor e outdoor incide in maniera profonda sulla salute, in particolar modo nei bambini asmatici. È possibile utilizzare delle accortezze quotidiane per ridurre tali effetti negativi. Su un piano superiore, devono essere implementate le politiche di riduzione degli inquinanti ambientali e anche i programmi di protezione della salute pubblica. È fondamentale infine effettuare controlli periodici dal proprio pediatra, per attuare al meglio un piano terapeutico e di follow up, possibilmente sempre più personalizzato.
Bibliografia
- Asher MI, Montefort S, Björkstén B, et al. Worldwide time trends in the prevalence of symptoms of asthma, allergic rhinoconjunctivitis, and eczema in childhood: ISAAC Phases One and Three repeat multicountry cross-sectional surveys. Lancet. 2006 Aug 26;368(9537):733-43.
- Saglani S, Lloyd CM. Novel concepts in airway inflammation and remodelling in asthma. Eur Respir J. 2015 Dec;46(6):1796-804. Chung KF, Wenzel SE, Brozek JL, et al. International ERS/ATS guidelines on definition, evaluation and treatment of severe asthma. Eur Respir J.2014;43:343-373.
- Guarnieri M, Balmes JR. Outdoor air pollution and asthma. Lancet. 2014;383:1581-1592.
- Annesi-Maesano I, Forastiere F, Balmes J, et al. The clear and persistent impact of air pollution on chronic respiratory diseases: a call for interventions. Eur Respir J. 2021;57(3):2002981.
- Jesenak M, Zelieskova M, Babusikova E. Oxidative stress and bronchial asthma in children – Causes or consequences? Front. Pediatr. 2017, 5, 162.
- Vincenzo SD, Ferrante G, Ferraro M, Cascio C, Malizia V, Licari A, La Grutta S, Pace E. Oxidative Stress, Environmental Pollution, and Lifestyle as Determinants of Asthma in Children. Biology (Basel). 2023 Jan 13;12(1):133.
- He L, Norris C, Cui X, Li Z, Barkjohn KK, Brehmer C, Teng Y, Fang L, Lin L, Wang Q. Personal exposure to PM2. 5 oxidative potential in association with pulmonary pathophysiologic outcomes in children with asthma. Environ. Sci. Technol. 2021, 55, 3101–3111.
- Kuang H, Li Z, Lv X, Wu P, Tan J, Wu Q, Li Y, Jiang W, Pang Q, Wang Y, et al. Exposure to volatile organic compounds may be associated with oxidative DNA damage-mediated childhood asthma. Ecotoxicol. Env. Saf. 2021, 210, 111864.
- Agache I, Miller R, Gern JE, et al. Emerging concepts and challenges in implementing the exposome paradigm in allergic diseases and asthma: a Practall document. Allergy. 2019;74(3):449-463.
- Wang IJ, Karmaus WJ, Yang CC. Polycyclic aromatic hydrocarbons exposure, oxidative stress, and asthma in children. Int.Arch. Occup. Env. Health 2017, 90, 297–303.
No metadata found.