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esame Broncoscopia flessibile nei neonati pretermine con displasia broncopolmonare

Broncoscopia flessibile e displasia broncopolmonare nei neonati pretermine: utilità e rischi

Uno studio israeliano condotto su pazienti con displasia broncopolmonare (BPD) ha valutato l’utilità della broncoscopia flessibile (FB) per ottenere informazioni sulla prevalenza delle anomalie delle vie aeree.

Definizione e incidenza della BPD

La displasia broncopolmonare (BPD) rappresenta una sfida significativa per la pneumologia pediatrica in quanto risulta essere la principale causa di morbilità tardiva nei neonati pretermine. Nonostante il miglioramento delle cure perinatali, l’incidenza complessiva di la BPD è rimasta invariata negli ultimi decenni in considerazione all’aumento della sopravvivenza dei neonati estremamente prematuri.  Attualmente negli Stati Uniti colpisce circa 10.000 neonati all’anno. L’incidenza del BPD nei neonati nati prima delle 28 settimane di età gestazionale (GA) è stimata tra il 48 e il 68%, ovviamente con incidenza inversamente proporzionale all’ GA.

Tipo di studio e setting ospedaliero Dettagli del campione e del gruppo di controllo

È stato pubblicato sull’ Europen Journal of Pediatrics uno studio caso-controllo retrospettivo condotto su pazienti con BPD sottoposti a FB presso un ospedale israeliano di terzo livello (Soroka University Medical Center) tra il 2013 e il 2023. I pazienti con BPD (50 bambini) sono stati abbinati (1:3) a un gruppo di riferimento (150 bambini) in base all’età (età media 1,26 ± 0,9 anni), sesso (58% maschi) ed etnia, che a loro volta erano stati sottoposti a FB. 

Procedura della broncoscopia e strumentazione

Tutte le broncoscopie sono state eseguite nelle stesse condizioni dal punto di vista della sedazione, dello stesso personale di endoscopisti e con la stessa strumentazione (broncoscopi Olympus pediatrici con diametri esterni compresi tra 2,8 o 3,6 mm).

Analisi statistica e interpretazione dei dati

Sono state eseguite analisi statistiche descrittive per valutare diverse caratteristiche della popolazione in studio. Le variabili continue con una distribuzione normale sono rappresentate come media±deviazione standard (DS), mentre le variabili continue con distribuzione non normale o variabili ordinali sono rappresentate come mediana e intervallo interquartile (IQR). Le variabili categoriali sono rappresentate come frequenza e percentuali. 

Associazione tra i risultati broncoscopici e la diagnosi di BPD 

Per determinare l’associazione tra i risultati della broncoscopia e la presenza di BPD, è stata eseguita una regressione logistica univariata. Questa analisi ha fornito gli odds ratio (OR) per  ciascun risultato della broncoscopia, fungendo da misura della forza dell’associazione con BPD. Il livello di significatività è stato impostato su P<0,05 (bilaterale). 

Risultati e limiti dello studio. Principali anomalie rilevate nei pazienti con BPD

Come era lecito immaginarsi, le anomalie anatomiche (prevalentemente delle vie respiratorie superiori) erano significativamente più comuni nel gruppo BPD rispetto al gruppo di riferimento, con un aumento significativo di ipertrofia dei turbinati, ipertrofia adenoidea, ma soprattutto di stenosi sottoglottica e tracheomalacia. 

Complicazioni durante e post-procedura

Oltre il risultato ottenuto, gli autori hanno puntato l’attenzione sulle complicazioni, durante e dopo la procedura. Gli episodi di desaturazione prolungata (OR: 3,89, P = 0,013) indicativo di  ridotta riserva polmonare e vulnerabilità delle vie respiratorie durante la procedura, la necessità d’intubazione a fine intervento (presente nel gruppo BPD ma P non valutabile perché nessun episodio d’intubazione nel gruppo di controllo) e il ricovero in ambiente intensivo post endoscopia (OR: 16,6 P = 0,011) sono più frequenti nel gruppo BPD rispetto al gruppo di riferimento.

Critiche e limiti: dimensione del campione e comorbilità

Malgrado gli autori riferiscano che in letteratura non siano apparentemente presenti altri studi caso-controllo che mettano a paragone i quadri endoscopici fra pazienti BPD e pazienti apparentemente senza patologie croniche respiratorie, questo studio presenta almeno due limitazioni.  Innanzitutto, la piccola dimensione del campione di 50 pazienti con BPD sottoposti a FB è degna di nota; nonostante ciò, la maggior parte dei risultati è stata statisticamente significativa, corroborando i risultati ed evidenziando potenzialmente sottodiagnosi.  In secondo luogo, data la maggiore prevalenza di altre comorbilità all’interno del gruppo BPD, è plausibile che alcune delle differenze osservate tra i gruppi potrebbero essere attribuite a fattori che vanno oltre il quadro di broncodisplasia.

Conclusioni e implicazioni cliniche

Gli autori concludono pertanto che malgrado lo studio abbia rivelato un’elevata prevalenza di anomalie strutturali che portano all’ostruzione delle vie aeree nei pazienti BPD, allo stesso tempo l’utilizzo di una procedura invasiva come la fibroscopia necessita di un’attenta valutazione, una adeguata expertise del centro operatore e la necessità di un supporto intensivistico in caso di complicazioni post procedurali in questa popolazione vulnerabile.

Bibliografia.

Noa Shemesh Gilboa , Micha AviramAviv Goldbart,  Guy Hazan , Noga ArwasItai Hazan , Daniel Yafit , Sergey Tsaregorodtsev , Inbal Golan-Tripto. Flexible bronchoscopy in preterm infants with bronchopulmonary dysplasia: findings and complications in a matched control study. Eur J Pediatr . 2024 Nov;183(11):4837-4845. doi: 10.1007/s00431-024-05750-w. Epub 2024 Sep 9.

FAQ sull’utilità della broncoscopia flessibile (FB) per ottenere informazioni sulla prevalenza delle anomalie delle vie aeree.

  1. Qual è il ruolo della broncoscopia flessibile nella gestione della displasia broncopolmonare nei neonati pretermine?
    • La broncoscopia flessibile (FB) è stata utilizzata per esplorare l’incidenza delle anomalie delle vie aeree nei neonati pretermine affetti da BPD. Questo strumento diagnostico consente una valutazione visiva delle strutture delle vie aeree, evidenziando le anomalie strutturali che potrebbero contribuire all’ostruzione respiratoria e quindi peggiorare il quadro clinico di BPD.
  2. Quali anomalie delle vie aeree sono state identificate nei neonati con BPD tramite broncoscopia?
    • Lo studio ha riscontrato una maggiore prevalenza di anomalie anatomiche nei neonati con BPD rispetto al gruppo di controllo. Le principali anomalie erano l’ipertrofia dei turbinati e adenoidea, la stenosi sottoglottica e la tracheomalacia. Queste alterazioni contribuiscono a limitare il flusso d’aria e aumentano la vulnerabilità delle vie respiratorie.
  3. Quali sono state le complicazioni più frequenti associate alla broncoscopia nei pazienti con BPD?
    • Tra le complicazioni riscontrate vi sono stati episodi di desaturazione prolungata (indicativo di ridotta riserva polmonare), necessità di intubazione post-procedura e ricovero in ambiente intensivo post-endoscopia. Queste complicazioni sottolineano la vulnerabilità dei pazienti con BPD durante procedure invasive come la broncoscopia.
  4. Quali sono i limiti dello studio e come possono influenzare i risultati?
    • Lo studio ha presentato due limitazioni principali: una dimensione del campione relativamente ridotta (50 pazienti con BPD) e la presenza di comorbilità all’interno del gruppo BPD. Questi fattori possono limitare la generalizzabilità dei risultati e suggerire la necessità di studi più ampi per confermare i risultati osservati.
  5. Quali implicazioni cliniche emergono dallo studio per il trattamento della BPD nei neonati pretermine?
    • I risultati dello studio indicano che la broncoscopia flessibile può essere uno strumento utile per identificare le anomalie delle vie aeree nei neonati con BPD. Tuttavia, a causa delle complicazioni osservate, l’uso della broncoscopia dovrebbe essere riservato a casi attentamente selezionati e condotto in centri con competenze specialistiche e disponibilità di supporto intensivo.

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