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Broncoscopia nei bambini. A cosa serve

1. D: Cos’è e a cosa serve la broncoscopia?
R: La broncoscopia è una metodica invasiva effettuata attraverso l’introduzione nel naso o nella bocca di un tubo che può essere rigido (broncoscopio rigido) o sottile e flessibile (fibrobroncoscopio) che, dotato di fibre ottiche, permette di guardare le vie aeree, quali laringe, trachea e bronchi. Utilizzando il canale operativo posto dentro il fibrobroncoscopio, inoltre, è possibile effettuare diverse procedure nelle vie aeree: aspirare le secrezioni, iniettare farmaci o liquidi di lavaggio, inserire strumenti (come le pinze per biopsie). Il canale operativo posto dentro il broncoscopio rigido, invece, è di maggiore diametro e si utilizza più spesso per estrarre i corpi estranei.

2. D: Quando può essere necessaria la broncoscopia?
R: Il bambino può essere sottoposto a broncoscopia a scopo diagnostico, per studiare le vie aeree, in presenza di: sospetto di infezione e/o patologia cronica di origine non definita, mediante anche l’esecuzione di un lavaggio broncoalveolare, sospetto di corpo estraneo o malformazione, tumori o trapianto polmonare; oppure a scopo terapeutico, per svolgere delle procedure all’interno delle vie aeree, quali: drenaggio di ascessi e “tappi” di muco, dilatazione di aree occluse o ristrette (stenosi), rimozione di corpi estranei e masse.

3. D Il bambino sottoposto a broncoscopia sentirà male?
R: No. Il bambino, prima della broncoscopia, viene sottoposto ad una leggera sedazione, che gli permetterà di dormire tranquillamente durante la procedura. Inoltre, prima di inserire il broncoscopio nelle vie aeree, si somministra un anestetico locale nel naso e nella gola. Anche durante la procedura, dopo la visualizzazione delle corde vocali, si introduce altro anestetico nelle vie aeree.

4. D Cosa significa “lavaggio broncoalveolare” o “BAL (bronchoalveolar lavage)”?
R: Consiste nell’introdurre nei bronchi, tramite il fibrobroncoscopio, una certa quota di soluzione fisiologica (la stessa soluzione innocua che spesso si usa per pulire il naso dei bambini) ed aspirarla subito dopo. La quantità di soluzione iniettata e la sede del lavaggio dipendono dal paziente e dalle finalità che si vogliono raggiungere con l’esame. Il BAL può essere, ad esempio, utile per approfondire lo studio delle pareti bronchiali, oppure per “lavare” il polmone dalle secrezioni.  

5. D La broncoscopia nel bambino presenta dei rischi?
R: Nella maggior parte dei casi (>90%), il bambino può presentare solo qualche fastidio dopo la broncoscopia, legato all’utilizzo della sedazione. Tuttavia, come tutti gli esami invasivi, anche la broncoscopia può presentare dei rischi. Le complicanze più gravi, come la fame d’aria (dispnea), le aritmie cardiache e il sanguinamento delle vie aeree, sono piuttosto rare e dipendono spesso da malattie già in atto o dal tipo di procedura effettuata (biopsia). Le complicanze più comuni sono quelle che non rappresentano un grave rischio per il paziente: abbassamento della pressione (ipotensione), febbricola, sangue dal naso e temporanea raucedine.

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