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Disturbi Respiratori del sonno e polisonnografia e diagnosi

A chiarire i dubbi che riguardano i Disturbi respiratori del sonno, l’intervista all’esperto noto a livello nazionale e internazionale è alla Professoressa Luana Nosetti, responsabile del Centro Pediatrico per lo Studio dei Disturbi del Sonno, Università degli Studi dell’Insubria, Varese.

1)     D: Quando un bambino deve essere sottoposto alla polisonnografia
R: La polisonnografia è ritenuto l’esame ” Gold standard” per fare diagnosi di Sindrome delle Apnee Ostruttive nel sonno, purtroppo per il costo elevato dello strumento non è sempre disponibile. Per questo motivo viene indicata  nei disturbi respiratori nel sonno in pazienti particolarmente complicati ( Sindromi Genetiche in cui si associa la presenza di apnee centrali ed ostruttive, in pazienti con patologie respiratorie complesse, in patologie neuromuscolari, in forme di OSAS persistente dopo trattamento o in forme lievi o moderate in cui il risultato è fondamentale per la scelta terapeutica). E’ l’esame indicato per far diagnosi di Ipoventilazione Centrale Congenita  con rilevazione della CO2.

2)     D:  Bimbo di due anni con ipertrofia adenoidea di II grado ed un’ipertrofia tonsillare di terzo grado. Nel corso della notte va numerose volte in apnea. I diversi specialisti otorinolaringoiatri che lo hanno visitato, non sono concordi nel sottoporre il bimbo ad intervento chirurgico di adenotonsillectomia. Secondo Lei come è possibile aiutare il bimbo a stare meglio?
R: Consiglierei di effettuare una Polisonnografia notturna in modo da stabilire quante volte per ora di sonno notturno il bambino ha apnee ed il valore di riduzioni dell’ossigenazione  al di sotto della norma nel sonno. In base ai risultati si può stabilire il grado di gravità della malattia e stabilire se effettuare un trattamento farmacologico o chirugico.

3) D: Ho letto sul referto della polisonnografia di mio figlio: “presenza di numerosi episodi di arousal”. Cosa vuol dire?
R: Gli Arousal  dall’inglese ” eccitazione” sono ” pseudo-risvegli” . 
Sono risvegli parziali, visibili all’EEG,che aumentando il tono muscolare tendono a riaprire le alte vie aeree, provocando il passaggio da una fase di sonno ad un’altra. Se si ripetono durante la notte provocano una frammentazione del sonno. 
Determinano l’attivazione dei muscoli dilatatori della faringe ed incrementano la ventilazione.  I principali stimoli alla produzione di arousal sono lo sforzo respiratorio, l’ipercapnia, l’ipossiemia è uno stimolo scarso.I bambini con S.da Aumentata Resistenza delle Alte Vie Aeree (UARS) hanno un’aumentata produzione di arousals, con un sonno molto frammentato e sonnolenza diurna.

3)      D: Che differenza c’è tra poligrafia e polisonnografia?
R: La poligrafia è un esame effettuato nel sonno che consente di registrare parametri cardio-respiratori( ECG, espansioni toraciche ed addominali), russamento, flusso nasale, movimenti corporei ed ossigenazione nel bambino. La polisonnografia è un esame più completo in quanto oltre ai parametri  precedentemente indicati associa canali di elettroencefalografia, utili per stadiare il sonno, videoregistrazione, elettromiografia, ptCO2 o End-tidal CO2 o pHimpedenzometria.

5) D: Qual è il timing con cui sottopone a polisonnografia i bambini affetti da patologie neuromuscolari?
R: Il timing è legato alla gravità della patologia neuromuscolare ed alla progressione della malattia. Normalmente  è indicato un controllo polisonnografico  con registrazione della CO2 nel sonno, ogni 8-10 mesi, salvo condizioni di rapido peggioramento che richiedano controlli ravvicinati.

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