Il Journal Club del mese di aprile ci viene proposto dai colleghi della Broncopneumologia pediatrica di Catania.
L’articolo scelto, prodotto da un gruppo di lavoro inglese, dal titolo “Types of home respiratory support in children with bronchopulmonary dysplasia and factors determining its duration: A scoping review”, riguarda una revisione sui tipi di supporto respiratorio domiciliare nei bambini con displasia broncopolmonare. La displasia broncopolmonare, nota anche come malattia polmonare cronica del prematuro, è cambiata come entità nosologica negli ultimi cinque decenni con tassi di sopravvivenza nettamente migliori. Ciò rende necessarie strategie per prevenire la broncodisplasia grave e fornire un supporto domiciliare organizzato. Questa revisione è stata condotta utilizzando le evidenze scientifiche dell’Istituto Joanna Briggs per una scoping review.
Quattro studi su undici hanno trattato dell’ossigenoterapia domiciliare, uno studio ha riportato la pressione positiva continua nelle vie aeree/pressione positiva bilevel e sette studi hanno utilizzato la tracheostomia o la ventilazione invasiva. La mediana della durata della ventilazione invasiva post-natale è stata maggiore in quei pazienti dimessi con ossigeno domiciliare rispetto a quelli che non ne avevano bisogno alla dimissione. C’è una proporzione significativa di bambini che sono ventilati tramite tracheostomia (8,65%) a domicilio. In assenza di linee guida stabilite, questi bambini sono vulnerabili per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e il momento della decannulazione. Per quanto riguarda solo l’ossigenoterapia domiciliare, le linee guida di ERS, ATS e BTS hanno standardizzato i protocolli di sospensione e la necessità di avere un team multidisciplinare per la cura di questi bambini.
In conclusione è utile promuovere ulteriori studi al fine di avere protocolli standardizzati di sospensione nel campo della ventilazione a lungo termine.
IRC&VLT Journal Club Nr. 4 – Aprile 2024
PDF dell’Articolo
Tipi di supporto respiratorio domiciliare nei bambini con displasia broncopolmonare e fattori che ne determinano la durata: una revisione esplorativa
Adnan Zafar, Michael Hall Pediatr Pulmonol. 2024;59(4):834-844. doi:10.1002/ppul.26848
Background: La displasia broncopolmonare, nota anche come malattia polmonare cronica del prematuro, è
cambiata come entità nosologica negli ultimi cinque decenni e i bambini con “nuova displasia
broncopolmonare (BPD)” hanno tassi di sopravvivenza migliori. Ciò rende necessarie strategie per prevenire
la BPD grave e fornire un supporto domiciliare organizzato.
Supporto Domiciliare nei bambini con nuova displasia broncopolmonare (BPD)
Il supporto respiratorio domiciliare in questi bambini varia dall’ossigenoterapia domiciliare, alla venlazione non invasiva e invasiva.
- Metodi: Questa revisione è stata condota ulizzando le pubblicazioni sull’analisi delle evidenze e la presentazione dei risulta dell’Istuto Joanna Briggs per una scoping review. Sono stati utilizzati criteri PRISMA (Preferred Reporng Items for Systemac Review and Meta-Analyses) per riportare i risulta. La valutazione del rischio dei bias è stata effetuata ulizzando lo strumento “The Cochrane Handbook for Systemac Reviews tool for intervenonal studies”.
- Risultati: Dopo una cernita per la duplicazione dei risulta e l’applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, sono sta valuta vensete studi leggendo i tes comple. Di ques, undici sono sta infine inclusi in questa revisione sistemaca. La dimensione del campione totale da tu gli studi è stata di 4794, di cui 2705 maschi. Quattro studi su undici hanno tratato dell’ossigenoterapia domiciliare, uno studio ha riportato la pressione positiva continua nelle vie aeree/pressione posiva bilevel e sete studi hanno utilizzato la tracheostomia o la ventilazione invasiva. La mediana della durata della venlazione invasiva post-natale è stata maggiore in quei pazien dimessi con ossigeno domiciliare rispeto a quelli che non ne avevano bisogno alla dimissione. C’è una proporzione significava di bambini che sono venla tramite tracheostomia (8,65%) a domicilio.
Conclusioni: In assenza di linee guida stabilite, questi bambini sono vulnerabili per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e il momento della decannulazione. Per quanto riguarda solo l’ossigenoterapia domiciliare, le linee guida di ERS, ATS e BTS hanno standardizzato i protocolli di sospensione e la necessità di avere un team multidisciplinare per la cura di questi bambini
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