Il Journal Club del mese di settembre ci viene proposto dai colleghi dell’AOU IRCCS “Anna Meyer” di Firenze (Ft Matteo Masolini, Dott. Niccolò Nassi e Dott. Tommaso Bondi) che ci presentano un articolo di Respiratory Medicine del 2024 sull’utilizzo dei dispositivi di fisioterapia respiratoria al domicilio in pazienti pediatrici affetti da patologie respiratorie complesse.
Le tecniche di fisioterapia respiratoria disostruente (o tecniche di clearance delle vie aeree – airway clearance technique, ACTs) infatti vengono spesso utilizzate per favorire la rimozione delle secrezioni bronchiali e assistere o “sostituire” la tosse; possono essere eseguite sia tramite metodiche di fisioterapia respiratoria “manuale”, sia utilizzando dispositivi specifici. Le tecniche di reclutamento polmonare (lung volume recruitment, LVR) vengono utilizzate per aumentare il reclutamento alveolare e mantenere l’elasticità dei polmoni e della parete toracica, con lo scopo di prevenire infezioni del tratto respiratorio, le atelettasie polmonari e, idealmente, rallentare il declino della funzione polmonare. Al momento esistono scarse raccomandazioni ed evidenze riguardo sia le indicazioni che l’efficacia delle ACT/LVR nei programmi domiciliari.
Nell’articolo proposto, dal titolo “Lung volume recruitment and airway clearance for children at home in France”, gli autori, membri del gruppo per la Ventilazione Non Invasiva (NIV) della Società Francese di Pneumologia Pediatrica e Allergologia (Société Pédiatrique de Pneumologie et d’Allergologie), hanno condotto un’indagine prospettica nazionale invitando gli ospedali pediatrici di riferimento del network pediatrico nazionale francese per la NIV a compilare un questionario anonimo per ogni paziente di età ≤20 anni che avesse iniziato ad utilizzare dispositivo di fisioterapia respiratoria tra giugno 2022 e giugno 2023. I presidi prescritti comprendevano la macchina della tosse (MI-E), la ventilazione intermittente a pressione positiva (intermittent positive pressure breathing – IPPB), l’Intrapulmonary Percussive Ventilation (IPV) e/o l’utilizzo della ventilazione meccanica invasiva (IMV) o NIV come ACT/LVR.
L’articolo ha come limite principale quello di non fornire i dati in termini di efficacia delle tecniche prescritte (ad esempio sulla riduzione delle infezioni respiratorio e del declino delle prove di funzionalità respiratoria) ma fornisce comunque un quadro interessante sui dispositivi più utilizzati per questa popolazione; dall’altra parte i risultati mostrano come i criteri che portano a prescrivere tali dispositivi siano eterogenei e necessitino di approfondimenti in termini di indicazioni.
Lo studio proposto inoltre potrebbe rappresentare un spunto per effettuare un’analisi simile sul territorio italiano.
Scarica il Journal Club nr. 7 – settembre 2024
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