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Strategie di Tosse Assistita nei Bambini con Neurodisabilità: Confronto tra Programmi di Ventilazione e Comfort del Paziente

L’articolo scelto per la newsletter di febbraio dal Gruppo di Studio Insufficienza Respiratoria Cronica e Ventilazione a lungo Termine (IRC&VLT) e proposto dal gruppo dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste è stato recentemente pubblicato sulla rivista European Respiratory Journal-Open Research e si intitola “Mechanically assisted cough strategies: user perspectives and cough flows in children with neurodisability”.

I bambini con neurodisabilità presentano spesso una tosse inefficace e una clearance delle secrezioni bronchiali non adeguata con conseguente aumento delle riacutizzazioni polmonari e peggioramento del quadro respiratorio globale. La macchina della tosse è un presidio fisioterapico che supporta e aumenta la tosse in questa categoria di pazienti, riducendone il numero di ospedalizzazioni. Uno dei limiti all’utilizzo di questo dispositivo riguarda l’accettabilità da parte del paziente pediatrico a fronte dell’assenza di chiari protocolli che definiscano un’impostazione dei parametri più tollerata e clinicamente vantaggiosa rispetto ad altre.

Questo studio multicentrico ha coinvolto 74 pazienti, dai 6 mesi ai 18 anni, affetti sia da malattia neuromuscolare sia da paralisi cerebrale infantile o altro tipo di encefalopatia che facevano uso della macchina della tosse da almeno tre mesi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a tre diversi programmi con la macchina della tosse, in ordine randomizzato, il primo denominato ‘simmetrico’ in cui le pressioni impostate erano le stesse nelle due fasi di in-essufflazione (±50).  Nel secondo programma, ‘asimmetrico’, le pressioni in-essufflazione erano appunto differenti (+25/-40 per i pazienti sotto i 6 anni, +30/-40 per i pazienti sopra i 6 anni). Infine, il terzo programma veniva impostato dal fisioterapista e pertanto è stato definito personalizzato, con pressioni medie di 33±5.08/−39.3±4.85.

Tramite la scala VAS è stato misurato il comfort per ciascun programma, dove a punteggi più bassi corrispondeva una maggior tolleranza. I due programmi ‘asimmetrico’ e ‘personalizzato’ hanno presentato punteggi più bassi indicativi quindi di maggior comfort da parte del paziente rispetto al programma ‘simmetrico’. Quest’ultimo in particolare ha ricevuto punteggi maggiori (indicativi di maggior discomfort) nei pazienti più piccoli, con età inferiore ai 6 anni.

Dall’altra parte, le pressioni maggiori del programma simmetrico hanno generato picchi di flusso maggiore rispetto agli altri due programmi. Tutti e tre i programmi riescono comunque a garantire un picco di flusso superiore a 160 L/min nei pazienti con più di 6 anni, valore a cui si fa frequentemente riferimento nella pratica clinica per definire una tosse come efficace nei bambini con più di 12 anni. Un flusso inspiratorio basso e la presenza di una gastrostomia sono associati a maggior discomfort. 

Leggi l’Articolo in Pdf: Strategie per la tosse meccanicamente assista: prospeve e flussi in bambini con neurodisabilità

 

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