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- La fibrosi cistica: cosa c'è di nuovo in una vecchia malattia?

Volume 5, Numero 20 - Dicembre 2005

La diagnostica per immagini polmonari: cosa c’è di nuovo? Chest imaging techniques: are there any news?

Nella fibrosi cistica la malattia polmonare include alterazioni delle vie di conduzione e anomalie a carico degli spazi aerei. A differenza dei test di funzionalità respiratoria, la diagnostica per immagini polmonari consente di identificare le modificazioni strutturali polmonari anche in fase precoce e permette di individuare anomalie polmonari localizzate. Con l’avvento di terapie rivolte a pazienti di età sempre inferiore, è divenuta molto pressante la necessità di identificare misure in grado di valutarne l’efficacia. Pertanto, anche nel tentativo di individuare una valida misura di outcome terapeutico, l’interesse nei confronti delle tecniche di imaging polmonare è notevolmente cresciuto negli ultimi anni, grazie in particolare all’evoluzione della tomografia computerizzata e della risonanza magnetica, ed ai progressi compiuti nel campo della medicina nucleare, che hanno portato allo sviluppo della tomografia ad emissione di positroni. Queste tecniche hanno permesso di migliorare la nostra capacità di identificare, caratterizzare e quantificare il danno polmonare consentendo di ottenere informazioni anatomiche e/o funzionali fondamentali ai fini della gestione pratica della malattia polmonare e delle sue complicanze.
Cystic fibrosis pulmonary disease is characterized by abnormalities in the airways and lung spaces. In contrast with pulmonary function tests, chest imaging techniques allow to identify structural changes in the lung - even in early phases - and to detect localized pulmonary abnormalities. Because new therapies are being introduced for patients at younger and younger ages, there is an increasing need for means to assess efficaciousness of such therapies. This search of a valid tool to assess therapeutic outcomes has led in the last years to an increasing interest in chest imaging technique, particularly thanks to the evolution in computed tomography and magnetic resonance, and to the progresses in the field of nuclear medicine which has contributed in the development of the positron emission tomography. These techniques have improved our ability in identifying, characterizing and quantifying the lung damage, allowing us to obtain anatomical and/or functional information which are essential for clinical management of pulmonary disease and its complications.