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Volume 6, Numero 23 - Settembre 2006

Novità in tema di disturbi respiratori nel sonno

I Disturbi Respiratori nel Sonno (DRS), quali russamento, ipoventilazione ostruttiva e le apnee ostruttive nel sonno, configurano una sindrome respiratoria ostruttiva che interessa un’estesa parte della popolazione pediatrica. I DRS sono ad oggi sotto-diagnosticati; se la diagnosi ed il trattamento dei DRS non vengono effettuati in maniera appropriata tale patologia si complica con danni cardiovascolari e neurocognitivi. Numerosi studi clinici, infatti, hanno dimostrato come bambini, deprivati di sonno, manifestino alterazioni cognitive e comportamentali simili ai sintomi-cardine del disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività (ADHD, Attention Deficit/Hyperactivity Disorder). La SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) è la causa principale della morte non traumatica del lattante; la sua eziopatogenesi rimane ancora sconosciuta. Nelle ultime due decadi sono stati prodotti numerosi lavori contrastanti per quanto riguarda l’effetto protettivo del latte materno. In una recente meta-analisi si evidenzia un rischio di SIDS due volte maggiore nei lattanti alimentati artificialmente rispetto ai soggetti allattati al seno. L’ALTE (Apparent Life Threatening Events) è la manifestazione clinica più strettamente collegata al rischio di SIDS. In particolare quest’ultima è sottostimata; una valutazione diagnostica sistematica dei lattanti con ALTE, insieme ad un programma di trattamento completo, potrebbero migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita della maggior parte dei pazienti colpiti. Tra le possibili cause di ALTE riveste un ruolo importante, anche se non completamente chiarito, il reflusso gastroesofageo (RGE) la cui correlazione è ancora dibattuta; a tal proposito la recente introduzione della impedenziometria intraluminale multicanale (MII) potrà offrire una nuova prospettiva alla risoluzione di questo dilemma. Quando deve affrontare un caso di ALTE, “la sfida per il medico consiste nel trattare l’evento acuto, identificarne la causa, spiegare al paziente-genitore cosa fare, decidere se sarà necessario un monitoraggio successivo”. I motivi per utilizzare il monitoraggio documentato domiciliare derivano dall’incompleta conoscenza dei meccanismi che portano alla crisi e dalla necessità di migliorare la qualità della vita della famiglia. Per tali motivi, negli ultimi anni molti studi hanno cambiato il nostro modo di guardare ai DRS in età pediatrica ed in particolare le novità sulla eziopatogenesi di questa sindrome hanno indotto la comunità scientifica a rivedere l’approccio terapeutico.