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- Studio e monitoraggio dell'infiammazione delle vie aeree

Volume 6, Numero 24 - Dicembre 2006

La misura dell’ossido nitrico nella pratica clinica

L’ossido nitrico nell’aria espirata è un affidabile biomarker di infiammazione eosinofilica delle vie aeree ed è misurabile con una tecnica non invasiva. Vi è quindi un interesse crescente in merito alla possibilità della sua applicazione nella pratica clinica ed il recente sviluppo di uno strumento portatile ha reso concreta tale prospettiva. La misura del FENO, come marker di flogosi eosinofilica, può rappresentare anzitutto un aiuto nel modulare la terapia steroidea nei pazienti asmatici. Livelli elevati di FENO sembrano infatti predire la probabilità di risposta alla terapia con steroidi inalatori (ICS) e alcuni studi hanno inoltre dimostrato che l’introduzione del FENO nei percorsi decisionali dei pazienti asmatici può migliorare il rapporto costo-beneficio della terapia steroidea, o migliorando l’outcome stesso dei pazienti o riducendo il dosaggio complessivo di ICS a parità di outcome. Bassi valori di FENO durante la fase di riduzione della terapia steroidea sembrano avere un significato prognostico positivo ed il monitoraggio periodico del FENO alla sospensione degli ICS sembra predire le riacutizzazioni cliniche. Nel paziente con sintomatologia respiratoria aspecifica, la valutazione del FENO permette di individuare od escludere la presenza di flogosi eosinofilica delle vie aeree, completando così le informazioni ottenute dai test di funzionalità respiratoria. In particolare i pazienti con fibrosi cistica o discinesia ciliare primitiva presentano valori bassi o normali di FENO. In conclusione, le evidenze disponibili supportano l’introduzione dell’utilizzo della misura del FENO anche nella pratica clinica, in particolare nella gestione del bambino con asma di difficile controllo e nella valutazione del paziente con sintomatologia respiratoria aspecifica.