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- Stili di vita e patologia respiratoria: fattori di rischio e prevenzione

Volume 11, Numero 42 - Giugno 2011

Effetti del fumo materno in gravidanza sulla salute respiratoria del bambino e interventi per limitarlo: cosa c’è di evidence based?

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per i fattori di rischio precoci come l’esposizione al fumo di sigaretta già durante la vita fetale sullo sviluppo di malattie croniche come l’asma bronchiale. Pur non disponendo di dati specifici per la gravidanza, i dati ISTAT aggiornati al 2010 riportano come i valori più alti di fumatori si hanno tra i giovani adulti (25-34 anni). Poiché il fumo rimane la causa principale di morbosità e mortalità potenzialmente prevenibile è fondamentale attuare piani di intervento anche per avvicinare le donne in gravidanza ai programmi di disassuefazione al fumo. Attraverso due revisioni sistematiche della letteratura, abbiamo confermato che l’esposizione al fumo in gravidanza aumenta il rischio di sviluppare wheezing o asma nei bambini soprattutto nei primi anni di vita e che gli interventi di tipo psicosociale/comportamentale, protratti per tutto il periodo della gravidanza, risultano essere i più efficaci nella disassuefazione al fumo. Si sottolinea, inoltre, come la terapia farmacologica (per es. cerotti) non sia l’intervento di prima scelta e come debba essere adottato solo in caso di insuccesso degli interventi psicosociali/comportamentali.