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- Congresso SIMRI 2015

Volume 15, numero 60 - Dicembre 2015

Fattori predittivi di esacerbazioni asmatiche in bambini e adolescenti con asma persistente - Predictors of asthma exacerbations in children and adolescents with persistent asthma

Scopo. Studiare il ruolo dei fattori socio-ambientali, clinici e funzionali nel predire le esacerbazioni asmatiche. Sono stati prospetticamente arruolati bambini di età compresa tra i 6 e i 16 anni con asma persistente afferenti alla nostra pneumologia pediatrica. Sono stati registrati dati demografici e socio-economici, caratteristiche dell’ambiente indoor e outdoor, comorbidità e terapie in atto. Severità e controllo dei sintomi asmatici sono stati valutati secondo le linee guida GINA e, in particolare il controllo, mediante l’Asthma Control Questionnaire (ACQ). Ogni paziente ha eseguito prick test, spirometria e misurazione dell’ossido nitrico esalato (FeNO). È stata valutata la frequenza delle esacerbazioni nei 3 mesi successivi all’arruolamento. Sono stati arruolati 117 bambini (età media, 11±3 anni). Di questi, 82 (70%) non hanno presentato riacutizzazioni (gruppo A), mentre i restanti 35 (30%) hanno presentato almeno una riacutizzazione (gruppo B). Ventidue su 90 pazienti con ACQ<1,5 (24%) hanno presentato almeno un’esacerbazione, così come 13 pazienti su 27 (48%) con ACQ≥1,5 (p=0.018), con un rischio 3 volte maggiore nel secondo gruppo rispetto al primo (Odds Ratio, 2,9; 95% Confidence Interval, 1,17-7,02). Rispetto al gruppo B, il gruppo A presentava valori più elevati di FEV1 (99±13% versus 93±15% del predetto; p=0.021), FEV1/FVC (85±8% versus 81±7%; p=0.01) e FEF25- 75 (89±25% versus 73±17% del predetto; p=0.001), mentre non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa,per quanto riguarda il FeNO (34±28 versus 37±35 ppb; p=0.6). Il numero medio di riacutizzazioni differiva significativamente tra pazienti con FEV1 ≥80% del predetto (0,4±0,7) e soggetti con FEV1 compreso tra 70% e 79% del predetto (1,3±2,4) o con FEV1 <70% del predetto (2,5±2,1) (p=0,044 e p=0,007, rispettivamente). La gestione dell’asma deve mirare al raggiungimento di un buon controllo e di una normale funzionalità respiratoria.


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