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- XXI Congresso SIMRI

Volume 17, numero 67- Novembre 2017

Polimorfismi dei geni coinvolti nella detossificazione degli xenobiotici in lattanti con alte/brue esposti al fumo passivo

Nel corso dello sviluppo del feto, esistono dei periodi critici nei quali l’esposi-zione a particolari tossine chimiche, tra le quali il fumo di tabacco, può essere particolarmente pericolosa per il nascituro.                                                                                    Studi condotti su modelli animali hanno chiarito come l’esposizio-ne prenatale alla nicotina possa produrre effetti neurotossici e neuromodulatori sull’encefalo, causando una modificazione della normale composizione dei tessuti cerebrali ed un’altera-zione delle capacità di apprendimento, di memoria, di udito e di comportamento.                                                                            Nel feto, l’esposizione prenatale al tabacco si associa ad alterazioni a carico del sistema cardiovascolare e del metabolismo proteico e può alterare il fisiologico sviluppo di alcuni organi come i pol-moni, l’encefalo, il cuore e l’apparato visivo. Weese-Mayer et al, in uno studio condotto su un gruppo di lattanti deceduti per SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), hanno sottolineato come l’esposizione al fumo in corso di sviluppo fetale e nel periodo postnatale possa avere un ruolo nell’espressione di tratti allelici di vari geni coinvolti nei processi di de-tossificazione degli xenobiotici, quali il polimorfismo GSTT-1 della Glutatione-S-transferasi (GST). La GST è un enzima coinvolto nel fenomeno di resistenza a diverse famiglie di xenobiotici, compresi quelli correlati all’esposizione al tabacco. La sua funzione è rappresentata dalla co-niugazione di diverse sostanze (quali farmaci e metaboliti) al glutatione ridotto, al fine di fa-vorirne l’eliminazione dall’organismo.                                                    Attualmente sono noti diversi polimorfismi della GST riconosciuti quali fattori di rischio per molte patologie.                                In particolare, i polimorfismi gene-tici GSTT-1 e GSTM-1 risultano associati ad un incrementato rischio di sviluppare malattie respiratorie, eventi di ALTE (Apparent Life-Threatening Event) e BRUE (Brief Respiratory Unexplained Event) e deficit della funzionalità respiratoria in età pediatrica. La delezione in omozigosi dei due geni (GSTT-1 -/- e GSTM-1 -/-), con conseguente assenza completa dell’at-tività dell’enzima, determina una riduzione dei processi di de-tossificazione degli xenobiotici, favorendone l’accumulo e la conseguente tossicità .


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