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- L'esposizione al fumo in età pediatrica: vecchie e nuove sfide per il pediatra

Volume 21, Numero 83 - Settembre 2021

Il pediatra come facilitatore di smoking cessation

I pediatri, generalmente ben preparati ad interventi di tipo preventivo, non hanno mai affrontato la dipendenza da tabacco in modo appropriato e sistematico, confinandola al margine di un intervento di prevenzione generale sul bambino, sui genitori e gli adolescenti per quanto riguarda i rischi per la salute derivanti dall'esposizione al fumo di seconda (SHS) e terza mano (THS). In parte ciò è ritenuto essere legato ad un’inadeguata formazione professionale sulla promozione della cessazione del fumo. Tuttavia, essi rappresentano un osservatorio privilegiato in connessione con differenti soggetti target all'interno del gruppo familiare (bambini, adolescenti, genitori, donne in gravidanza). Può un pediatra farsi carico dei genitori fumatori dei bambini che ha in cura, e incoraggiarli a smettere di fumare? A nostro avviso la risposta è SI. Essi dovrebbero favorire in occasione di ogni consultazione medica per i loro pazienti, un Minimal Advice (MA) con i genitori e con gli adolescenti sulla necessità e possibilità di smettere di fumare in modo da ottenere: una riduzione dell’esposizione al fumo nell'infanzia e nell'adolescenza, un minore assorbimento di prodotti del tabacco nei bambini e negli adolescenti, supportando i genitori e gli adolescenti ad iniziare un programma di disassuefazione dal fumo. 


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