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2020 14 APR

Caratterizzazione epidemiologica e clinica dell’infezione da SARS-Cov-2 nei bambini

Descrizione dello spettro di malattia da infezione SARS-COV-2 nei bambini rispetto agli adulti

Nonostante la pandemia da nuovo Coronavirus 2019 (COVID-19) sia stata ad oggi responsabile di un numero  di contagiati superiore a 110.000, dati inerenti le caratteristiche epidemiologiche e cliniche dei bambini sono scarsi. In una recente revisione, condotta in un Centro cinese per la Prevenzione e il Controllo della Malattia, su 72.314 casi, meno dell'1% erano bambini di età inferiore a 10 anni [1]. Al fine di caratterizzare lo spettro di tale malattia in età pediatrica è stato condotto un ulteriore studio nell'Ospedale Pediatrico di  Wuhan, che ha mostrato come su 1391 bambini con sintomi suggestivi o asintomatici esposti a casi infetti, circa il 12.3% confermava la positività al COVID-19 [2]. L'età media dei bambini contagiati risultava essere di circa 7 anni con una maggiore frequenza di infezione nei bambini di età compresa tra 6 e 10 anni. Risultava essere più colpito il sesso maschile, e nel 90 % dei casi la maggiore via di trasmissione del virus tra i bambini era dovuta al contatto con un membro infetto del nucleo familiare.
Dal punto di vista clinico, circa 84% dei bambini risulta sintomatico presentando più frequentemente tosse (48.5%), febbre (41.5%), perlopiù febbricola (TC<37.5°C), ed eritema faringeo (46.2%), meno frequentemente disturbi del tratto gastrointestinale (diarrea e vomito), rinorrea e congestione nasale. Circa il 15 % dei bambini contagiati risultava asintomatico, alcuni dei quali anche con segni radiologici di polmonite. La necessità di richiedere ricovero in terapia intensiva si verificava solo in bambini con presenza di comorbidità, quali leucemia, intussuscezione e idronefrosi). Il tasso di mortalità nello studio risultava essere inferiore all'1%.
A differenza degli adulti infetti, la maggior parte dei bambini contagiati presenta un decorso clinico più lieve, una prognosi delle complicanze respiratorie buona con una minore probabilità di evoluzione verso l'utilizzo di un supporto ventilatorio non invasivo, o ancora meno di intubazione. Molto meno frequenti in età pediatrica risultano essere anche le alterazioni laboratoristiche, più frequentemente rappresentate dalla linfopenia, e le alterazioni radiologiche, più frequentemente caratterizzate da "opacità a vetro smerigliato" situate su entrambi i campi polmonari [3].
Da non sottovalutare le forme asintomatiche, che risultano non essere così poco comuni in età pediatrica. La determinazione del potenziale meccanismo di trasmissione alla base di tali forme potrebbe fornire la chiave per la rivelazione di quelle misure di contenimento necessarie alla limitazione della diffusione pandemica.

Referenze:
1.Wu Z, McGoogan JM. Characteristics of and important lessons from the coronavirus disease 2019 (COVID-19) outbreak in China: summary of a report of 72 314 cases from the Chinese Center for Disease Control and Prevention. JAMA 2020 February 24 (Epub ahead of print).

2.World Health Organization. Country & technical guidance — coronavirus disease (COVID-19) (https://www .who .int/emergencies/ diseases/ novel - coronavirus - 2019/ technical - guidance).

3.Lu X, Zhang L, Du H, Zhang J, Li YY, Qu J, Zhang W, Wang Y, Bao S, Li Y, Wu C, Liu H, Liu D, Shao J, Peng X, Yang Y, Liu Z, Xiang Y, Zhang F, Silva RM, Pinkerton KE, Shen K, Xiao H, Xu S, Wong GWK; Chinese Pediatric Novel Coronavirus Study Team. SARS-CoV-2 Infection in Children. N Engl J Med. 2020 Mar 18. doi: 10.1056/NEJMc2005073. Epub ahead of print. PMID: 32187458.

Articolo a cura di Marina Attanasi