L'educazione del bambino asmatico negli ambulatori pediatrici europei

Da anni vengono fornite a pediatri e medici di base linee guida su come approcciarsi all’asma e su come fornire un’adeguata formazione sulla malattia ai propri pazienti. L’ Educazione terapeutica del paziente (Terapeutic Patient Education, TPE) è stata definita dal WHO (World Heath Organization) come un’azione pedagogica finalizzata a “aiutare il paziente e i suoi familiari ad acquisire o mantenere le competenze necessarie per vivere con una patologia cronica”. In questo articolo di M. N. Robberecht ha somministrato ad oltre 436 pediatri ambulatoriali di 6 differenti nazioni (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Slovenia) due questionari: il primo atto a valutare le competenze del professionista nella TPE (anni di esperienza lavorativa, diplomi o master in allergologia/pneumologia, corsi di formazione su TPE, ecc…) e il secondo riguardante le caratteristiche del bambino ed il modo in cui il pediatra appllica la TPE (con domande su conoscenza, capacità e comportamenti nella gestione della malattia). 

L’aderenza della risposta dei pediatri coinvolti è stata del 64% (277, da un minimo del 32% in Germania ad un massimo del 95% in Italia). Il 4% dei pediatri erano addestrati sul TPE, di cui quasi la totalità erano tedeschi e sloveni, e circa il 38% seguivano i pazienti in rete in collaborazione con un pneumologo e/o un allergologo.

Terapia: Il 99% di chi ha risposto ha dichiarato di assicurarsi che il bambino e la famiglia conoscessero i segni e la terapia per attacchi d’asma severi e l’80% forniva anche un piano d’azione personalizzato (Personalized Action Plan,PAP). I pediatri che lavorano in rete (networking) fornivano più spesso un PAP al proprio paziente (83% vs 76%). Il 96 e il 99% dei pediatri si assicuravano che fosse stato compreso come usare i farmaci, la differenza fra trattamento a lungo termine e trattamento per gli attacchi acuti, le situazioni che possono scatenare un attacco acuto e come trattare un a crisi asmatica. 

Misuratore di Picco di Flusso: Quando veniva prescritto un misuratore di picco (PEF meter) solo il 67% si accertava se il bambino o il genitore fosse in grado di usarlo ed solo il 60% li informava su quale fosse il valore di PEF ottimale e come comportarsi a seconda dei valori misurati. I pediatri che lavoravano in rete fornivano migliori informazioni sull’interpretazione del PEF (74% vs 42%). Per i pediatri italiani la percentuale di coloro che prescrivevano un PEF era molto bassa e solo il 59% dei pediatri italiani aveva nel proprio ambulatorio un misuratore di picco.

Controllo dell’asma: I pediatri che lavorano in rete erano più propensi a monitorare lo stato di controllo dell’asma nei propri pazienti (95 % vs 86%), adattare di conseguenza i trattamenti a lungo termine ed assicurarsi che i test di funzionalità respiratoria fossero eseguiti regolarmente (89% vs 70%). La percentuale più alta di aderenza alla terapia e di controllo dell’asma si osservava fra i pediatri tedeschi e sloveni.

Conclusioni: Esclusi i tedeschi la cui popolazione sembra essere per lo più composta da specialisti (la maggior parte di questi ha infatti a disposizione nel proprio ambulatorio uno spirometro [87%] e/o i prick test [79%]), i migliori risultati in termini di aderenza alla terapia, livello di controllo dell’asma ed aderenza al follow-up si ha per pediatri Sloveni. Questi ultimi sono quelli che con la minor disponibilità di apparecchiature specialistiche (prick test 4% e spirometro 23%) hanno tutti a disposizione nel proprio ambulatorio un ausilio a basso costo, come il misuratore di Picco. Gli sloveni sono inoltre quelli con la più alta percentuale nell’educazione del paziente nell’uso e nell’ interpretazione del PEF (99%) e , dopo i tedeschi, quelli con la maggior educazione nella TPE (il 6% fra i 53 pediatri sloveni responders). 

Complessivamente lo studio dimostra anzitutto la scarsa formazione dei pediatri ambulatoriali Europei nella TPE. Evidenzia come tutti i pediatri pongano una forte attenzione sull’educazione del paziente nella gestione dei sintomi e della terapia. Mentre invece più scarsa è l’educazione nel monitoraggio dell’asma (uso di PEF meters o livello di controllo dell’asma). La miglior performance, sotto quasi tutti gli aspetti, si ha poi da parte dei pediatri che lavorano in rete rispetto a chi non lo fa.

Fonte:
Robberecht MN, et al. Educating Asthmatic Children in European Ambulatory Pediatrics: Facts and Insights. PLoS One. 2015 Jun 10;10(6):e0129198. doi: 10.1371/journal.pone.0129198. eCollection 2015.