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2017 15 FEB

Legislazione anti-fumo e promozione della salute in età pediatrica

Le leggi anti-fumo svolgono un ruolo importante nella protezione della salute sin dalle prime epoche della vita

L’esposizione a fumo passivo è responsabile di 600.000 casi di decessi ogni anno in tutto il mondo, di cui 166.000 in età pediatrica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’implementazione di politiche anti-fumo che proibiscono il fumo in ambienti pubblici indoor, compresi luoghi di lavoro e di aggregazione sociale. Tali politiche sono risultate efficaci nel ridurre l’esposizione a fumo passivo, ma anche nell’incoraggiare i fumatori alla disassuefazione, con effetti benefici sulla salute. Recenti evidenze dimostrano che anche i bambini beneficiano di tali provvedimenti attraverso una minore esposizione al fumo durante la gravidanza e nell’ambiente domestico. In particolare, vengono registrate riduzioni sostanziali nel numero di morti in epoca perinatale, nel numero di nascite pretermine e nei ricoveri per asma ed infezioni respiratorie. Ciononostante ancora l’80% della popolazione mondiale è a rischio e non protetta da leggi anti-fumo, la cui attuazione resta pertanto una priorità in termini di salute pubblica in tutto il mondo.  L’informazione alle famiglie e la protezione dei bambini dagli effetti dannosi del fumo passivo restano un dovere del pediatra e degli operatori sanitari, non solo con l’obiettivo di promuovere la salute ma anche allo scopo di disincentivare l’iniziazione al fumo degli adolescenti.

Faber t, et al. Smoke-free legislation and child health. NPJ Prim Care Respir Med. 2016;26, 16067.

Articolo a cura di Giuliana Ferrante