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2024 14 MAR

Update sulla diagnosi e la gestione delle apnee ostruttive del sonno nei primi 2 anni di vita

La gestione della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) nei primi 2 anni di vita è peculiare e richiede la valutazione
delle comorbidità e della presentazione clinica, l’analisi dei risultati della polisonnografia (PSG) per le decisioni terapeutiche ed un
approccio multidisciplinare al trattamento con team multidisciplinare sia medico che chirurgico.

Gli autori di questa revisione mirano a riassumere i dati della letteratura divenuti disponibili dopo la pubblicazione dello statement dell’European Respiratory Society del 2017 sulla diagnosi e la gestione della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) nei bambini di età compresa tra 1 e 23 mesi.

I principali argomenti trattati nella revisione sono:

Definizione di OSAS nei primi 2 anni di vita: i valori di riferimento per i parametri polisonnografici, la definizione di OSAS e la classificazione della gravità nei bambini di età inferiore od uguale a 2 anni dovrebbero probabilmente differire da quelli applicati nei bambini più grandi. Un indice di apnea-ipopnea ostruttiva (oAHI) >5 eventi/ora può essere normale nel primo mese di vita, in quanto le apnee ostruttive e centrali del sonno diminuiscono di frequenza durante l'infanzia sia in bambini altrimenti sani che in quelli con sintomi di ostruzione delle vie aeree superiori. Oltre all'AHI, sarebbe opportuno l'effetto sugli outcomes clinici di parametri aggiuntivi come l'indice di desaturazione, la saturazione media di ossigeno e la percentuale di tempo con iposaturazione.

Sleep endoscopy farmaco indotta (DISE): la DISE può essere utile per selezionare l'intervento chirurgico più appropriato in bambini di età ≤ 2 anni poiché una combinazione di ostruzione dinamica e fissa delle vie aeree superiori è di comune riscontro in questa fascia di età e può risultare di non semplice trattamento.

Trattamenti chirurgici: l'adenotonsillectomia può migliorare il quadro respiratorio notturno nei neonati e nei bambini di età ≤ 2 anni con OSAS mentre l'adenoidectomia isolata può essere efficace, soprattutto nei bambini di età inferiore a 12 mesi. La laringomalacia è una causa comune di OSAS nei bambini più piccoli e la supraglottoplastica può risultare efficace nel migliorare i sintomi in pazienti con ostruzione delle vie aeree superiori di gardo moderato/severo.

Trattamenti non chirurgici: i bambini non candidati all'intervento chirurgico o che presentano OSAS persistente nel post-operatorio possono essere trattati con l’utilizzo di ventilazione a pressione positiva (CPAP o NPPV) per diminuire la resistenza delle vie aeree superiori e promuovere la normale ventilazione alveolare. L’utilizzo di cannule nasali ad alto flusso può essere preso in considerazione in bambini di età ≤ 2 anni con OSAS persistente dopo l'intervento chirurgico, o come ponte fino alla terapia definitiva o quando non tolleranti alla ventilazione a pressione positiva. Nel caso di Sequenza di Pierre Robin l'inserimento di un nasopharyngeal airway (NPA) nelle vie aeree nasofaringee può essere preso in considerazione.

In conclusione, la gestione dell'OSAS nei primi 2 anni di vita è peculiare e richiede la valutazione delle comorbidità e della presentazione clinica, l’analisi dei risultati della polisonnografia (PSG) per le decisioni terapeutiche ed un approccio multidisciplinare al trattamento con team multidisciplinare sia medico che chirurgico. Sono ritenute necessarie ricerche future riguardo i valori di riferimento per i parametri polisonnografici nei soggetti di età inferiore a 2 anni, gli outcome della chirurgia diretta dalla DISE, gli studi clinici per il trattamento dell’OSAS nei neonati con esiti quali crescita e sviluppo neurologico.

BIBLIOGRAFIA

Polytarchou A, Moudaki A, Van de Perck E, et al. An update on diagnosis and management of obstructive sleep apnoea in the first 2 years of life. Eur Respir Rev 2024; 33: 230121 [DOI: 10.1183/16000617.0121-2023].

Articolo a cura di Vittorio Romagnoli