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2024 24 APR

L'importanza dell'utilizzo dei dati breath-to-breath ricavati dai software dei ventilatori nel follow-up di bambini in CPAP/NIV a lungo termine

Lo scorso febbraio, è stata pubblicata su Pediatric Pulmonology un’interessante lettera all’Editore riguardante l’importanza di utilizzare i dati di dettaglio “Breath to Breath” ricavati dai software dei ventilatori per il follow-up ed il monitoraggio dei bambini in ventilazione non invasiva a lungo termine (CPAP/NIV).

Per i bambini in terapia con pressione positiva continua (CPAP) o ventilazione non invasiva (NIV) è importante che venga fatto un corretto follow-up con lo scopo di valutare l’aderenza alla terapia, le perdite, l’adeguatezza della ventilazione e gli eventuali eventi respiratori residui.
 
Il gold standard per l’esecuzione del monitoraggio è di una polisonnografia/poligrafia (PSG/PG) in ventilazione ma, poiché l'accesso alla PSG/PG è limitato e non disponibile in tutti i centri pediatrici, negli ultimi anni è diventato sempre maggiore l'utilizzo di alternative come il monitoraggio della saturazione notturna e il monitoraggio transcutaneo del CO2 insieme all'analisi dei dati dei software integrati nei dispositivi CPAP/NIV.
 
Mentre l’analisi dei dati di questi software per valutare l’aderenza, i trend di volumi, frequenza respiratoria, perdite, è sempre più di comune uso, l’analisi delle tracce breath-to-breath, è ancora di raro utilizzo.
 
Quest’ultima, tuttavia, è fondamentale per rilevare eventi respiratori residui reali o falsi e regolare le impostazioni dei dispositivi per massimizzare l'efficacia del trattamento.
 
In caso di paziente in NIV, le asincronie paziente-ventilatore (PVA) sono un fenomeno noto e possono essere identificate tramite l'analisi dei breath-to-breath. Le PVA includono asincronie di trigger, asincronie di ciclaggio, perdite non intenzionali, asincronie legate alla frequenza respiratoria del ventilatore rispetto a quella del paziente e viceversa. La correzione delle perdite non intenzionali e l'adattamento delle impostazioni dei dispositivi sono passaggi cruciali nel gestire le PVA.
 
In caso di pazienti in CPAP l'analisi breath-to-breath delle tracce, idealmente con un monitoraggio della SpO2 simultaneo, può individuare "veri" eventi respiratori residui o escludere eventi falsi causati da una rilevazione inappropriata del flusso d'aria. 
 
Di conseguenza, la rilevazione di eventi respiratori residui significativi dovrebbe portare a un aumento del livello di CPAP. Quando è possibile, l’integrazione dell’analisi delle bande toraco-addominali collegate al ventilatore può fornire ulteriori informazioni utili per caratterizzare gli eventi respiratori residui.
 
Nell’articolo sono riportati interessanti esempi pratici.
 
Gli autori, dunque, concludono che l'adattamento alle impostazioni del ventilatore e la revisione dei dati dei software integrati possano gestire generalmente la maggior parte degli eventi respiratori residui e delle PVA nei bambini in CPAP o NIV. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno l'efficacia di questa strategia e confrontarla con l'approccio tradizionale utilizzando PSG/poligrafia.
 
 
BIBLIOGRAFIA
 
Sonia Khirani, Marine Dosso, Lorène Gerin, Mihail Basa, Charlotte Collignon, Meryl Vedrenne-Cloquet, Lucie Griffon, Brigitte Fauroux. Why breath-by-breath built-in software data should be used to monitor CPAP/NIV in children?Pediatr Pulmonol. 2024 Feb;59(2):506-509. doi: 10.1002/ppul.26740. Epub 2023 Nov 3.
Articolo a cura di Barbara Madini