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- Urgenze ed Emergenze Respiratorie

Volume 8, Numero 29 - Marzo 2008

Quale aderenza alle raccomandazioni di una Linea Guida per la gestione della bronchiolite acuta? Risultati di uno studio multicentrico italianoVariations in practising bronchiolitis guideline recommendations: multicentric Italian study

Pur essendo la più comune infezione respiratoria del lattante, con un importante impatto assistenziale, la bronchiolite viene tutt’ora gestita con approcci diagnostici e terapeutici eterogenei. Obiettivo del presente lavoro è valutare l’applicabilità e l’aderenza ad una Linea Guida evidence-based relativa alla gestione clinica della bronchiolite nel contesto ospedaliero.
Cinque ospedali universitari pediatrici italiani hanno introdotto ed implementato nella stagione epidemica 2004-2005 la Linea Guida del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, avente come popolazione target i pazienti di età inferiore ai 12 mesi, ospedalizzati per il primo episodio di bronchiolite acuta.
Outcome principale del lavoro è stato confrontare l’aderenza della gestione diagnostico-terapeutica con le raccomandazioni della Linea Guida e, laddove vi fossero violazioni alle raccomandazioni, analizzarne le motivazioni e valutarne la legittimità.
Non si sono evidenziati ostacoli maggiori all’applicabilità delle raccomandazioni della Linea Guida. Sono state identificate quattro principali aree di scarsa aderenza alla Linea Guida, relative all’esecuzione di radiografia del torace, all’uso di aerosolterapia con broncodilatatori, alla prescrizione di terapia antibiotica e all’uso di steroidi per via sistemica o inalatoria.
L’esecuzione di RX torace nonostante quanto raccomandato dalla Linea Guida è basata su motivazioni in gran parte legittime (caratteristiche cliniche del singolo paziente, evoluzione clinica sfavorevole…); anche le prescrizioni antibiotiche sono state in gran parte giustificabili perché motivate da reperti radiografici patologici o dal sospetto clinico di sovrainfezione batterica. Viceversa, le prescrizioni di broncodilatatori e di steroidi (farmaci per i quali non vi sono sicure evidenze di efficacia) sono basate soprattutto su attitudini e abitudini dei medici di Pronto Soccorso (PS), o correlate alla scarsa consapevolezza delle evidenze della letteratura, o infine condizionate da modalità di gestione clinica meno impegnativa per l’organizzazione dell’attività medico-infermieristica.
Conclusioni: l’aderenza non pienamente soddisfacente ad una Linea Guida per la bronchiolite è correlabile a caratteristiche cliniche individuali, ma anche ad aspetti organizzativi e culturali del contesto assistenziale in cui le raccomandazioni vengono implementate. Strategie di miglioramento della pratica clinica dovrebbero mirare a limitare le cause non legittime di mancata applicazione delle evidenze della letteratura.