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- La cura del bambino con IRC: dall’ospedale al territorio

Volume 9, Numero 33 - Marzo 2009

La ventilazione non invasiva in età pediatrica

La ventilazione non invasiva è una metodica che fornisce un supporto respiratorio impiegando interfacce esterne tra paziente e ventilatore. Essa può essere eseguita in modalità pressometrica e volumetrica. Il presente articolo sviluppa nel dettaglio le modalità presso metriche: Continuous Positive Airway Pressure (CPAP) e Bi-level Positive Airway Pressure (Bi-level PAP). I disordini respiratori che possono richiedere un supporto ventilatorio non invasivo a lungo termine sono: le patologie che possono determinare aumentato carico respiratorio (disordini intrinseci cardio-polmonari, anomalie delle vie aeree superiori, deformità scheletriche soprattutto della gabbia toracica e della colonna vertebrale); le patologie caratterizzate da debolezza dei muscoli respiratori (malattie neuromuscolari, lesioni spinali); le anomalie del controllo neurologico della ventilazione (sindrome da ipoventilazione alveolare congenita o acquisita). La ventilazione non invasiva viene utilizzata nei reparti di Terapia intensiva ma anche in reparti non intensivi o nel trattamento domiciliare. L’applicazione in campo pediatrico è meno diffusa rispetto all’adulto, presenta indicazioni specifiche, risulta limitata dalla incompleta disponibilità di adeguati equipaggiamenti e mancano studi controllati su ampie popolazioni e dati a lungo termine.