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2023 20 GIU

Impatto dei cambiamenti climatici sulla salute respiratoria in epoca prenatale

Questa review pubblicata nel 2023 evidenzia gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sul feto e sulla salute respiratoria derivanti da un’esposizione precoce in epoca prenatale, in grado di alterare la complessa rete necessaria per lo sviluppo ottimale dei polmoni.

L’esposizione ai cambiamenti climatici (CC) in epoca prenatale ha un impatto negativo sulla funzione polmonare attraverso due meccanismi.

In primo luogo, i cambiamenti ambientali conseguenza dei CC (eventi metereologici estremi, stress materno, infezioni, riduzione delle risorse idriche e alimentari) possono incrementare il rischio di parti pretermine, ritardo di crescita intrauterino e nascita di neonati SGA o di basso peso (condizioni che si associano ad uno sviluppo polmonare non ottimale). Ad esempio, negli Stati Uniti, in seguito all’uragano Katrina, è stato riscontrato un aumento dell’incidenza di parti pretermine e di neonati di basso peso. Lo stress materno indurrebbe un’alterata espressione dei geni placentari e modifiche del sistema endocrinologico e immunologico del feto e l’esposizione a temperature ambientali elevate determinerebbe un’alterata perfusione placentare con compromissione degli scambi di ossigeno e nutrienti, causando stress ossidativo e rilascio di citochine pro-infiammatorie.

In secondo luogo, l’esposizione a temperature più elevate, inquinanti ambientali e stress materno determina alterazioni della funzione polmonare e aumenta il rischio di wheezing, atopia e infezioni delle vie aeree. I meccanismi alla base di questi processi non sono completamente definiti, ma sarebbero correlati a modifiche epigenetiche (ad esempio differenti pattern di metilazione di segmenti di DNA coinvolti nell’espressione delle citochine TH2), compromissione della funzione placentare con conseguente stress ossidativo e infiammazione, traslocazione delle polveri sottili; infatti, le particelle con diametro inferiore a 2.5 µm inalate dalla madre sono in grado di accumularsi negli organi del feto, tra cui i polmoni. Inoltre, l’esposizione ad alcuni inquinanti ambientali in epoca prenatale è stata associata a ridotti valori di FEV1 in età pediatrica.

È stato osservato che l’esposizione ad elevate temperature in epoca prenatale e la simultanea esposizione materna a inquinanti ambientali svolgono un’azione sinergica nell’aumentare l’incidenza di asma in età infantile e tale effetto sinergico sarà ancora più rilevante in futuro con l’aumento delle temperature indotto dai CC.

Inoltre, l’esposizione prenatale a temperature elevate (da sola e in associazione alla presenza di inquinanti ambientali) si associa a un maggior rischio di infezioni polmonari in età pediatrica; ad esempio, l’esposizione a temperature più elevate almeno per 1 anno prima del concepimento e durante la gravidanza è stata associata ad un aumento dell’incidenza di polmonite in età infantile, soprattutto nei maschi.

 

Bibliografia
Aravind Yadav and Susan E. Pacheco. Prebirth effects of climate change on children's respiratory health. Curr Opin Pediatr 2023, 35:000-000. DOl:10.1097/MOP.0000000000001241

 

Articolo a cura di Marcella Lauletta