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- Rivista di Pneumologia Pediatrica
- Casi Clinici per imparare
Editoriale
Cari Colleghi ed Amici,
in questo numero dedicato ai Casi clinici per imparare abbiamo raccolto alcuni casi particolarmen- te interessanti che esprimono la complessità e le difficoltà diagnostiche e terapeutiche della nostra disciplina. I Colleghi che hanno accettato con entusiasmo di inviare i loro contributi ci consegnano casi clinici corredati da una descrizione attenta e dettagliata degli aspetti clinici e dei percorsi dia- gnostici, con lo scopo di fornire un valido supporto nella pratica clinica. Inoltre nella discussione di ciascun caso clinico l’approfondimento scientifico della letteratura costituisce un efficace strumento didattico e di aggiornamento.
La lettura del fascicolo vi porterà a scoprire cosa si nasconde dietro un “Caso di asma difficile” così come vi aiuterà a non sottovalutare “Uno strano caso di wheezing persistente” e uno screening ne- onatale negativo per fibrosi cistica in “Un lattante con atelettasia che non si risolve”, sottolineando l’importanza dell’accurata valutazione anamnestica e la necessità di attivare interventi diagnostici e terapeutici elettivi. La lettura vi guiderà attraverso le difficoltà di un “ Caso di grave insufficienza respiratoria secondaria a pneumomediastino spontaneo”, evidenziando la necessità di effettuare in questi casi un attento monitoraggio delle complicanze. Nei due casi “Ernia diaframmatica congenita: compromissione toraco-polmonare e diagnosi genetica” e “Un inconsueto caso di tosse e sindrome restrittiva polmonare in un adolescente” si conferma il valore dell’uso delle prove funzionali respira- torie non soltanto per la definizione del deficit ventilatorio, ma anche per avviare il corretto inquadra- mento del percorso diagnostico. Infine i due casi di rara incidenza nel bambino, come la “Granulo- matosi di Wegener ad esordio polmonare” e la “Malformazione Adenomatoido-cistica Congenita del polmone (CCAM)” potranno fornire gli elementi chiave per la conoscenza di alcune forme, talvolta con esordio subdolo e fulminante, che possono giovarsi di interventi mirati.
Il percorso di questi otto pazienti ed il lavoro dei gruppi impegnati nella loro gestione insieme alla descrizione rigorosa, completa ed aggiornata ci sono di grande supporto nell’approccio alle nostre casistiche, sempre ricche di insidie.
Spero che i contributi di elevato valore scientifico presenti in questo numero siano apprezzati e pos- sano servire per affinare il nostro bagaglio culturale, diagnostico e terapeutico.
Auguro a tutti una buona lettura!
Stefania La Grutta